Mondo

Dopo Haiyan dalle Nazioni Unite piano per 301 mln di dollari

La macchina degli aiuti si sta muovendo. Unicef e Wfp Italia lanciano un sms solidale. Raccolte fondi avviate anche da Focsiv e Fondazione Avsi. Dal Fondo Emergenze di Save the Children Italia 340mila euro destinate in 24 ore

di Antonietta Nembri

La mobilitazione mondiale a sostegno delle popolazioni delle Filippine colpite dal super tifone Haiyan, uno dei più devastanti mai registrato, continua. Centinaia di migliaia gli sfollati si parla di 900mila persone e di 20mila morti. Molte località non sono state ancora raggiunte. Proprio oggi le Nazioni Unite hanno lanciato un piano d’azione complessivo, del valore di 301 milioni di dollari, per rispondere all’emergenza nelle Filippine che vede milioni di persone colpite dal disastroso  passaggio del super tifone Haiyan.

Per l’emergenza Unicef e il Programma alimentare mondiale (WfpWorld Food Programme Italia) hanno lanciato un numero solidale per donare 1 euro da rete mobile e 2 euro da rete fissa.
Sarà possibile donare- fino al 26 novembre, con un Sms al 45590
da cellulare TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca o chiamata allo stesso numero da rete fissa da Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali.  

L’Unicef sta predisponendo aiuti per rispondere rapidamente alle necessità dei bambini nei settori della sanità, nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari, istruzione e protezione dell’infanzia. Il centro logistico Unicef per gli aiuti di emergenza di Copenhagen – la Supply Division – sta inviando circa 60 tonnellate di aiuti ulteriori – per un valore di 1,3 milioni di dollari – in grado di rispondere ai bisogni di altre 10mila famiglie

Il Wfp sta mobilitando cibo e organizzando il supporto logistico e per le telecomunicazioni per le operazioni di soccorso, con ponti aerei dalle basi di Pronto Intervento Umanitario nel mondo per conto dell’intera comunità umanitaria. Come prima risposta immediata saranno fornite 1.000 tonnellate di biscotti altamente energetici, pronti al consumo e fondamentali nelle prime fasi di un’emergenza quando mancano i mezzi per cucinare.

La situazione nelle Filippine dopo il passaggio del ciclone che ha colpito i due terzi del Paese rischia di peggiorare: al dramma umanitario causato dalla calamità naturale rischiano di aggiungersi, infatti, le emergenze sanitarie che potrebbero scaturire dalla difficoltà a mantenere salubre l’ambiente nel caldo tropicale.
«La difficoltà a seppellire tutti i morti fa crescere il timore per il diffondersi di malattie, a cominciare dal colera» dice il presidente Focsiv Gianfranco Cattai, in costante contatto con il personale del socio Vides, presente nel Paese «Per questo la necessità adesso sono le bare per seppellire i morti e generi alimentari per i vivi».

«Ci servono bare per seppellire i morti ma qui non riusciamo a comprarle perché sono troppo care. E chi è sopravvissuto si ammalerà se non seppelliamo i corpi dei deceduti. Abbiamo urgenza inoltre di generi alimentari, acqua e medicine» riferisce Suor Sarah Garcia, l'ispettrice delle Filippine.
Per sostenere il prezioso contributo delle Figlie di Maria Ausiliatrice alla popolazione colpita Focsiv ha dato il via a una raccolta fondi a sostegno delle famiglie e dei bambini che hanno trovato rifugio nelle strutture del Vides, presente nelle Filippine con sei centri tutti colpiti dal ciclone.

Per donare online con causale Emergenza Filippine: focsiv.fundfacility.it/

Anche Fondazione Avsi, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le vittime del tifone. La campagna è già partita su Twitter e Facebook e, per mantenere un filo diretto con le Filippine e raccontare i bisogni e le operazioni di risposta all’emergenza, il sito ufficiale di Avsi ospita un blog con informazioni e testimonianze dei volontari presenti sul campo. Avsi è presente nelle Filippine, nella zona di Catabanga, con progetti di Sostegno a distanza per la salute e l’educazione dei bambini filippini.
    
«Il tifone è arrivato prima del tempo», racconta Suor Margherita, raggiunta al telefono da Avsi e che opera da più di vent’anni nella zona di Calabanga. «Doveva  abbattersi sulle coste della  provincia di Summar  alle  9  del mattino ed è arrivato  alle quattro. A quel punto non si è saputo più nulla: le comunicazioni sono state interrotte fino a lunedì e 41 province sono rimaste totalmente isolate, raggiungibili solo con mezzi della protezione civile»
Le famiglie coinvolte sono quasi 950mila, pari a oltre 4 milioni di persone, e secondo l'Unicef più del 40% sono bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età. Chi  si trova nel luogo colpito fa fatica a procurarsi acqua e cibo. L'odore nelle strade è insopportabile e il blackout delle comunicazioni complica la ricerca degli scomparsi, nonostante un servizio organizzato sui social network dal governo filippino.

«È necessario che gli aiuti partano il prima possibile» ha spiegato Giampaolo Silvestri, Segretario Generale di Fondazione Avsi. «Abbiamo già attivato i nostri contatti nelle Filippine e, nel giro di poche ore saremo in grado di far partire una raccolta fondi per sostenere le vittime del tifone Haiyan».
 
Donazioni online specificando Emergenza Filippine all'indirizzo www.avsi.org/cosa-fare-per-avsi/donazioni/

Grazie alla predisposizione di un Fondo Emergenze sostenuto dai propri donatori, Save the Children Italia è stata in grado di destinare in sole 24 ore 340mila euro per  il soccorso immediato dei bambini e delle loro famiglie colpite dal super tifone Haiyan. In assenza di un intervento immediato infatti, le vite dei 3,9 milioni di bambini presenti nell’area colpita potrebbero essere gravemente a rischio. Proseguono nel frattempo in condizioni drammatiche le operazioni di soccorso degli operatori Save the Children sul campo per fornire assistenza e supporto ai bambini e alle loro famiglie.

Per sostenere l’intervento immediato di Save the Children nelle Filippine è attivo il numero verde 800.98.88.10 dalle ore 9 alle 21, oppure è sufficiente collegarsi al sito dell’ong www.savethechildren.it/filippine


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