Mondo

Dopo 18 anni gli Usa rientrano nell’Unesco

Il presidente Bush, nel suo discorso alle Nazioni Unite, ha annunciato il rientro nell'organismo internazionale. Il compiacimento del direttore generale Unesco, Matsuura

di Redazione

Nel discorso tenuto oggi alle Nazioni Unite il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha annunciato il ritorno degli Stati Uniti all?Unesco dopo 18 anni di assenza. Il direttore generale dell?Unesco, Koïchiro Matsuura, nell’apprendere la notizia ha dichiarato:?Nella mia qualità di direttore generale saluto con grande compiacimento la decisione del presidente George W. Bush di riimpegnare ufficialmente gli Stati Uniti d?America nel lavoro dell?Organizzazione delle Nazioni Unite per l?educazione, la scienza e la cultura. Sono sicuro che anche tutti i 188 stati membri dell?organizzazione si compiaceranno per questa buona notizia”. Gli Stati Uniti sono stati un membro fondatore dell?Unesco, aiutando a definire la sua Costituzione del 1945 in supporto ai fondamentali diritti umani, al libero flusso delle idee e delle informazioni, alla cooperazione scientifica e culturale e alle opportunità educative per tutti. “Prospetto la possibilità di una più stretta collaborazione con le enormi risorse intellettuali e culturali delle comunità accademica e scientifica americane e il più pieno contatto con la straordinaria diversità culturale che caratterizza la vita americana. La sua energia e le sue idee – ha continuanto il direttore generale – sono vitali nello sforzo di attivare politiche che possono migliorare in ogni luogo la vita della gente. Credo che il ritorno degli Stati Uniti nell?Unesco sia di sostegno a una riforma effettiva e a un rinnovamento del sistema multilaterale, confermando gli stabili progressi degli ultimi anni. Siamo impazienti di lavorare con i rappresentanti americani per continuare il processo di riforma e di continuo miglioramento dei nostri servizi agli Stati membri?. A sua volta il segretario generale della Commissione nazionale italiana per l?Unesco, Giovanni Puglisi, ha affermato: ?Il rientro degli Stati Uniti riveste un profondo significato in una situazione internazionale di particolare delicatezza. Il fatto che la grande Nazione americana compia il gesto simbolico di riaffermare la propria adesione ai valori umani e culturali che sono alla base dell?esistenza stessa dell?Unesco, è un passo importante nel dialogo tra le civiltà e nella mutua comprensione, verso il riavvicinamento tra i popoli”. “Non si può non sottolineare ? ha continuato Puglisi ? come il ritorno degli Stati Uniti significhi un rafforzamento dell?Organizzazione dal punto di vista operativo, economico e della capacità di azione. Esso è inoltre un riconoscimento della profonda attività di ristrutturazione dell?Unesco, realizzata in parte in adesione alle richieste americane dal Direttore Generale Koïchiro Matsuura. La Commissione nazionale italiana per l?Unesco è certa che la presenza degli Stati Uniti nell?Organizzazione non solo aprirà nuove occasioni di cooperazione sia sul piano bilaterale che multilaterale, ma anche fornirà un?accelerazione a numerosi programmi e al cammino degli accordi internazionali che progressivamente stanno costruendo un sistema mondiale di tutela di tutte le espressioni della cultura e della scienza, entrambe intese nel senso più lato?. Gli Stati Uniti uscirono dall?Organizzazione nel 1984, durante l?amministrazione Reagan, per forti contrasti sulle linee gestionali e politiche dell?Unesco. In maggio, lo House International Relations Committee ha adottato – sottolinea una nota dell’Unesco – un emendamento inserendo nel Bilancio di Autorizzazione per le Relazioni Internazionali una somma di 59 milioni e 800.000 dollari destinata a coprire le spese di partecipazione annuali all?Unesco.


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