Formazione

Doping: test italiano pizzica chi assume Gh

L'ormone della crescita è tra le sostanze più pericolose per la salute degli atleti, ma un test made in Italy smaschera chi l'assume per migliorare le sue prestazioni

di Paolo Manzo

Un nuovo test antidoping made in Italy promette di ‘smascherare’ gli atleti che assumono ormone della crescita (Gh) per migliorare le proprie prestazioni. La ricerca -condotta da ricercatori italiani e francesi, ma coordinata da Alessandro Sartorio, primario endocrinologo dell’Istituto auxologico italiano- e’ pubblicata sulla versione on line della rivista ‘Clinical Endocrinology’. Il nuovo metodo di screening ha dimostrato una specificita’ del 98,5% e una sensibilita’ compresa tra il 50% (quando l’assunzione di Gh dura da una o due settimane) e il 100% (tre settimane). Il nuovo test, assicurano inoltre dall’Istituto auxologico italiano, ”e’ sicuro e relativamente poco costoso”. Il doping con ormone della crescita e’ largamente impiegato, spesso a dosaggi estremamente elevati e con importanti rischi per la salute, ricordano gli esperti dell’Istituto in una nota, ma non esistono metodi efficaci per individuarlo perche’ l’assunzione di Gh non lascia tracce evidenti e persistenti. Lo studio guidato da Sartorio ha invece messo a punto un’analisi basata sul dosaggio contemporaneo di tre sostanze: Igf-1, PIIINP e Ictp, stabili nel tempo e quindi validi indicatori. L’efficacia del test e’ stata valutata confrontando i risultati su un gruppo di atleti ‘controllo’ (che non assumevano alcun farmaco) con quelli su atleti ‘volontari’ (che avevano accettato di assumere Gh per tre settimane). Secondo l’Auxologico la tecnica puo’ rappresentare un mezzo di screening di primo livello, per evidenziare casi sospetti meritevoli di controlli piu’ approfonditi. A finanziare lo studio che fa capo a Sartorio e’ il ministero della Salute ed esso e’frutto della collaborazione fra il Laboratorio sperimentale di ricerche auxo-endocrinologiche dell’Istituto auxologico italiano, il Dipartimento di farmacologia dell’universita’degli Studi di Milano, il Dipartimento di scienze del movimento umano e dello sport di Roma e il Laboratoire Inserm Erit-m 0207 della Facolta’ di Scienze dello sport dell’universita’ di Digione (Francia).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA