Formazione

DONNE. Milano: un approccio integrato contro la violenza

Comincia oggi il corso di formazione promosso dal comune che vedrà la partecipazione congiunta delle forze dell'ordine e degli operatori sociali

di Redazione

Sono oltre 300 gli uomini e le donne appartenenti alle forze dell’ordine che, a partire da oggi, giovedì 7 maggio, parteciperanno al corso organizzato dal Comune di Milano, per ampliare le conoscenze e approfondire le tecniche per la gestione dei casi di violenza  contro le donne e i minori. «Un progetto innovativo che vede le forze dell’ordine lavorare al fianco degli operatori sociali», ha spiegato l’assessore alla Famiglia, scuola e politiche sociali Mariolina Moioli. «Da oltre un anno e mezzo, il Comune coordina la rete delle associazioni che si prendono cura delle donne vittime di violenza. Oggi vogliamo offrire uno strumento in più a coloro che, come le forze dell’ordine, si trovano spesso a contatto con storie di sofferenza che bisogna saper interpretare».
Tra gli obiettivi, anche quello di scalzare, nella vittima e nell’operatore di polizia, l’idea implicita che il reato di violenza intrafamiliare sia fatto squsitamente privato anziché un reato grave contro la persona. «I corsi di formazione agli ufficiali dell’arma dei carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza e polizia locale, che a loro volta saranno chiamati a formare altri 500 operatori della “polizia di prossimità” rientrano tra le azioni di sostegno sociale e recupero contenute nelle ordinanze comunali emanate dal Sindaco Moratti», ha spiegato l’assessore. Sono stati infatti predisposti una serie di interventi che, se da un lato individuano i bisogni, dall’altro sostengono le persone in condizione di disagio, tramite percorsi di reinserimento sociale e lavorativo.
«Quello che avviamo oggi è un importante percorso formativo che vede confrontarsi professionalità diverse su un tema particolarmente delicato quale quello della violenza sulle donne e sui bambini», ha dichiarato don Virginio Colmegna, coordinatore dei corsi. «Forze dell’ordine e operatori sociali dialogano e mettono a disposizione della città un’esperienza che contribuirà a rendere la nostra città sempre più accogliente e sicura».
Per contrastare la violenza è estremamente importante un cambiamento culturale e sociale «che preveda sensibilizzazione e informazione, attività di educazione di prevenzione e di cura, e un potenziamento della collaborazione tra strutture territoriali, associazioni, Forze dell’Ordine e magistratura», ha aggiunto Alessandra Kustermann, responsabile del Soccorso violenza sessuale e domestica del Policlinico, Mangiagalli. «Il corso che inizia oggi si propone di offrire strumenti che consentano di aiutare le persone vittime di violenza sin dal primo contatto con le Ffo e la polizia locale. Il Comune di Milano, nel dicembre 1987, ha aperto uno sportello contro la violenza domestica all’interno del Pronto soccorso della Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, che ancora oggi aiuta ad ascoltare, fin dai primi momenti, i problemi delle persone che hanno subito violenza sessuale e maltrattamenti da parte di operatori psicosociali e sanitari esperti. La rete che il Comune di Milano coordina – ha concluso – e che comprende l’associazione Casa delle donne maltrattate di Milano, la fondazione Caritas Ambrosiana, l’associazione Telefono donna, la cooperativa Cerchi d’acqua, l’associazione Svs DonnAiutaDonna, il Ce.A.S Centro ambrosiano di solidarietà, ha dimostrato negli anni di essere un punto di forza della città nella prevenzione e nel contrasto alla violenza. Basti pensare che solo lo scorso anno gli operatori sono entrati in contatto con 762 donne».

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