Famiglia

Donne in divisa più vicina la legge

“Delega al Governo per l’istituzione del servizio militare femminile”, (C. 2970-B)

di Redazione

Camera: la proposta di legge ?Delega al Governo per l?istituzione del servizio militare femminile?, (C. 2970-B) è stata inserita nel calendario dei lavori dell?aula di Montecitorio del 27 settembre. Il progetto di legge presentato dall?onorevole Valdo Spini, già passato al vaglio della Camera lo scorso anno, è stato approvato dal Senato il 21 luglio scorso con alcune modifiche che ne hanno resa necessaria la seconda lettura da parte di Montecitorio. Una legge tante volte annunciata e che tante volte ha mancato all?appuntamento: così potrebbe essere definita la legge che delega al governo l?istituzione del servizio militare femminile che arriva all?esame della Camera dei deputati, un anno dopo la prima approvazione da parte di Montecitorio. Un passo in avanti che potrebbe essere stato suggerito anche dal clima di cambiamenti che accompagna il settore militare italiano dopo l?approvazione da parte del consiglio dei ministri, lo scorso 3 settembre, di un disegno di legge delega al Governo per la riforma del servizio militare. Il provvedimento del governo punta a una modifica sostanziale del modello di difesa italiano eliminando la leva obbligatoria (prevista solo in caso di guerra e di crisi internazionali) a favore dell?esercito dei volontari. Nello stesso provvedimento del governo veniva anche ribadita la previsione dell?istituzione del servizio militare femminile, con pari opportunità di carriera e di impiego. Il testo, costituito da un unico articolo, ora all?esame della Camera, concede sei mesi di tempo al Governo, dalla data di approvazione, per disciplinare, attraverso decreti legislativi, il reclutamento, lo stato giuridico e l?avanzamento del personale militare femminile secondo principi di pari opportunità uomo-donna nell?accesso ai diversi gradi, qualifiche e specializzazioni. Alle donne si aprono le porte per le carriere di ufficiali e sottufficiali in servizio permanente nonché di militari di truppa in servizio volontario nei ruoli delle Forze Armate, compresa la possibilità di partecipare ai concorsi per pilota di complemento (comma 9 introdotto dal Senato) e della Guardia di finanza. In base al comma 2, lettera b, si applica «al personale militare femminile e maschile la normativa vigente per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni in materia di maternità e paternità e di pari opportunità uomo-donna, tenendo conto dello status del personale militare». Per i primi tre anni di applicazione della legge, comunque, le prime immissioni di personale femminile nelle forze armate e nella guardia di finanza ?sono disposte, elevando di tre anni i limiti d?età previsti dalla normativa per gli ufficiali e i sottufficiali? (comma 8).


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