Cultura

Donne e uomini con il fuoco dentro capaci di cambiare il mondo

Si terrà domani, venerdì 28 aprile, la cerimonia di consegna del premio promosso da diocesi di Milano e associazione Elikya e ideato all'indomani dell'uccisione dell'ambasciatore Luca Attanasio. Nella sede milanese del Pime saranno premiati Mounir Khairallah, Margaret Karram, Virginio Colmegna, Daniele Mencarelli e “L’albero della Macedonia”. Nel centenario della nascita anche un premio alla memoria di don Luigi Giussani

di Antonietta Nembri

Donne e uomini che cambiano il mondo hanno il “fuoco dentro”. A questo fuoco interiore che contraddistigue le persone come l'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Repubblica democratica del Congo nel 2021, guarda il riconoscimento pensato per quanti con il loro impegno generoso hanno illuminato la vita di chi hanno incontrato. Ed è questo il senso del premio intitolato appunto “Fuoco dentro – Donne e uomini che cambiano il mondo”, istituito dall’Arcidiocesi di Milano e da Elikya, associazione di promozione sociale che dal 2012 opera in diversi ambiti della società civile e religiosa.

Il titolo del Premio nasce da un’omelia dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, il cui testo è stato poi drammatizzato da Elikya: ne è nato uno spettacolo che – si legge in una nota della diocesi ambrosiana – racconta storie di uomini e donne che, in un mondo ferito da incongruenze, debolezze, malvagità e tristezze, scoprono i segreti per abitarlo con saggezza e gioia. Lo spettacolo è andato in scena per la prima volta nel 2021, all’indomani dell’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio nella Repubblica Democratica del Congo. E proprio alla sua memoria è stato consegnato ai genitori il progetto iniziale di quello che, quest’anno, diventa ufficialmente il Premio “Fuoco dentro”.

La cerimonia di consegna si svolgerà venerdì 28 aprile alle ore 21 al Teatro Pime di Milano (in via Mosè Bianchi, 94). Nel corso della serata saranno premiati: monsignor Mounir Khairallah, vescovo di Batroun, a nord di Beirut, in Libano; Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari; don Virginio Colmegna, già direttore di Caritas Ambrosiana e per vent’anni della Casa della Carità; lo scrittore Daniele Mencarelli; “L’albero della Macedonia”, una realtà che alle porte di Pavia coltiva un’esperienza di condivisione e di vita comunitaria tra famiglie italiane e marocchine. Un premio alla memoria verrà assegnato a don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, nel centenario della nascita. Per l’occasione l’artista Alfredo Rapetti ha realizzato sei opere pittoriche che verranno donate ai premiati.

La serata sarà animata dal Coro Elikya, un ensemble composto da 50 coristi di 16 nazionalità differenti, guidati dal direttore Raymond Bahati, che propone un intreccio di diverse forme artistiche: canto, musica, danza e recitazione. In questa multiformità si rispecchia la composizione del gruppo stesso e si svela la bellezza della diversità.

In apertura il coro Elikya – foto d'archivio

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