Libri
Donne e disabilità, la violenza sottaciuta
Nel libro-testimonianza di Valeria Alpi “La voce a te dovuta. Donne con disabilità e violenza di genere” le mille facce di un tema ancora avvolto dal silenzio. Una denuncia coraggiosa della necessità di costruire percorsi di uscita dalla violenza di genere accessibili a tutti
di Redazione
Un libro che è, insieme, una testimonianza e una denuncia contro il silenzio che avvolge il problema della violenza contro le donne con disabilità. “La voce a te dovuta. Donne con disabilità e violenza di genere”, è il racconto in prima persona di Valeria Alpi, giornalista e donna con disabilità, una raccolta di esperienze personali arricchite da interviste a persone che da anni, in italia, si occupano di questo particolare tipo di violenza, più insidiosa e subdola perché troppo spesso nascosta da stereotipi e disparità.
Un fenomeno poco indagato e denunciato
Quello della violenza sulle donne disabili è un fenomeno ancora troppo poco indagato e denunciato: gli ultimi dati Istat disponibili risalgono al 2014 e fotografano una situazione in cui le donne con disabilità subiscono le violenze di genere in misura maggiore rispetto alle donne senza limitazioni (le donne con disabilità che hanno subito violenze fisiche o sessuali sono il 36% del totale, a fronte del 30% delle donne senza limitazioni. Il 10% è stata vittima di stupro, contro il 4,7% delle donne senza limitazioni mentre il 31,4% delle donne con disabilità ha subito violenza psicologica dal partner, a fronte di un 25% delle donne senza limitazioni – Istat 2014).
Anche per questo Valeria Alpi ha sentito il bisogno di affrontare un tabù e ragionare sugli stigmi che circondano la disabilità al femminile: l’idea che una donna disabile non sia attrattiva, desiderabile e non abbia desideri. Ma non solo.
La non accessibilità è essa stessa violenza
Nel volume Alpi fa il punto sui servizi e sugli sportelli specifici attivi sul territorio italiano, denunciando quanto ancora ci sia da fare per costruire percorsi di uscita dalle situazioni di violenza che siano accessibili alle persone con disabilità: «Se non costruiamo percorsi di uscita dalla violenza di genere accessibili anche alle donne con disabilità», scrive Alpi «la mancanza di accessibilità diventa essa stessa violenza, perché produce discriminazione. La discriminazione è una forma di violenza».
A questo link è possibile sfogliare qualche pagina del libro.
Valeria Alpi è giornalista, formatrice, viaggiatrice con disabilità, e da oltre vent’anni si occupa per il Centro Documentazione Handicap di Bologna di comunicazione sociale, inclusione, accessibilità, sessualità e violenza di genere.“La voce a te dovuta” è pubblicato da edizioni la meridiana per I libri di Accaparlante, collana interamente dedicata all’accessibilità attraverso la proposta di approfondimenti di taglio divulgativo ed esperienziale che ne fanno uno strumento necessario per educatori, operatori sociali e insegnanti.
Nell’apertura photo by Rollz International on Unsplash
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