Economia

Donne, cooperare è bello: la quota rosa raggiunge il 61% degli occupati

Nel mondo di Confcooperative, 17mila coop danno lavoro a 530mila persone. La governance è declinata al femminile nel 26,6% dei casi. Al Sud le performance migliori sotto questo profilo. Nelle regioni meridionali si registra anche un significativo aumento di start up e realtà con soci giovani

di Redazione

Aumentare l’occupazione, ridurre le diseguaglianze, creare inclusione e funzionare da ascensore sociale. Il tutto, attraverso la cooperazione. Sono i temi principali del Festival dell’Economia di Trento al panel “Cooperative e innovazione tra genere e generazioni”. L’iniziativa è di Confcooperative, l’associazione che conta 17mila cooperative che danno lavoro a 530mila persone (il 61% è composto da donne, mentre è del 26,6% la governance rosa nelle coop). Il fatturato è di 82 miliardi di euro, i soci sono 3,2 milioni.

Nel mondo di Confcooperative, spiega la presidente dei dirigenti Anna Manca, «le donne sono il 10% in più degli altri modelli d’impresa. Il cuore delle cooperatrici batte al Sud: il 54% delle imprese in cui le donne rappresentano la maggioranza della compagine sociale si trova nelle regioni del Mezzogiorno, una su cinque è attiva in una delle due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, unica macroarea in cui tra il 2019 e il 2022 si è registrato un saldo attivo nello stock delle cooperative attive (+2,1%) a fronte di un decremento netto del 7% nelle regioni del Nord-ovest e del 6,4% in quelle centrali. Complessivamente, in Italia le cooperative femminili sono poco di 18mila. A fronte di un’incidenza nazionale del 24% sul totale, sono ben 14 le Regioni dove le coop rosa hanno una concentrazione superiore, ma quelle in cui la media regionale è inferiore a quella nazionale sono più significative per numero di imprese e fatturato (Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Campania, Veneto e Toscana), in sostanza la cooperazione femminile è maggiormente presente al Sud dove le economie sono più fragili a dimostrazione della capacità delle cooperative di fare da ascensore sociale. In termini assoluti la Sicilia è la prima regione per numero di cooperative con la maggioranza di soci donne, con quasi 3.300 imprese, a distanza segue il Lazio con poco più di 2.050 unità. Le regioni in cui ci sono più di 1.000 cooperative rosa sono solo sei: dietro Sicilia e Lazio ci sono Campania (2.007), Puglia (1.884), Lombardia (1.790) e Sardegna (1.115). Le coop rosa sono maggioranza assoluta rispetto all’universo delle cooperative attive in Italia sia nei servizi per l’istruzione e formazione che nell’ambito sociosanitario, dove si attestano saldamente oltre il 52%, mentre rappresentano un terzo di quelle attive in ambito culturale. Sono invece poco più del 10% nei settori delle costruzioni/abitazione e nella logistica. In valori assoluti il settore con più coop rosa è quello sociosanitario con oltre cinquemila imprese, segue a distanza pulizie multiservice con 2.250 aziende.

«Le Srl semplificate a un euro drogano la fase di startup», sottolinea Dennis Maseri, presidente Giovani imprenditori Confcooperative. «Il ricambio generazionale è un problema che coinvolge anche le cooperative. Sono 3.700 le cooperative con la maggioranza soci under 35 e sono 351 le nuove costituite. Nel complesso, l’incidenza di cooperative attive giovanili sul totale delle cooperative attive in Italia si attesta, nel 2022, al 4,9%. Si tratta del peso più basso registrato nel periodo 2015−2022: era del 9,7% nel 2015, mentre a fine 2022 le cooperative attive sono state poco più di 3.700. Il 64% si concentra al Sud: la Sicilia, con 697 unità, mantiene il primato assoluto, seguita dalla Campania con 637 unità attive. Al Centro fa riferimento il 15% (il Lazio è la quarta regione per numero di cooperative giovanili, con 379 unità attive). Il 12% è localizzato al Nord-ovest (la Lombardia è la quinta regione per numero di cooperative giovanili, con 272 unità attive). Infine, al Nord-est il restante 9%. Nello stesso periodo, l’unica regione in cui cresce è il Trentino Alto Adige (+14%). La cooperazione di abitazione con 540 unità, pari al 14,6% del totale delle cooperative attive giovanili in Italia nel 2022, è l’ambito settoriale con la maggior presenza di coop under 35, seguito dal settore ricettivo e ristorazione, con il 7,8%, quello sociale e sanitario, con il 5,5%, e l’istruzione e formazione, sempre con il 5,5%».

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