Economia

DONNE. 8 marzo solidale all’Abb di Sesto San Giovanni

In occasione della festa della donna Abb Italia e le Rsu donano le perle di carta delle donne di Kampala in un progetto Avsi

di Redazione

Da molti anni in ABB esiste, da parte delle Rsu, la pratica di donare un fiore a tutte le dipendenti in occasione della festa della donna. Quest’anno per la sede di Sesto San Giovanni è stata definita una speciale partnership che ha visto coinvolte ABB Italia, le RSU e la Fondazione Avsi.

Venerdì 6 marzo, per celebrare la Festa delle Donna, tutte le dipendenti ABB della sede di Sesto San Giovanni ricevono una collana realizzata con “perle di carta” fatte a mano da un gruppo di donne che vivono negli slums di Kampala.
La scelta di questo dono deriva dal fatto che ogni perla non è semplicemente un colorato e caratteristico elemento di una collana, ma rappresenta l’affermazione sociale di donne che, grazie a una nuova attività lavorativa, sono state in grado di superare difficoltà derivanti da uno stato di degrado e di violazione dei propri diritti.
Fino a poco tempo fa queste donne vivevano negli slums in una condizione disumana, afflitte dalla povertà e dalla piaga dell’Aids. Per vivere erano costrette a passare la giornata nelle cave a spezzare con dei rudimentali martelli delle grosse pietre, sminuzzandole in piccoli pezzi per l’edilizia, ricevendo meno di un dollaro al giorno.

La presenza di Avsi in questo paese ha permesso la nascita del Meeting International Point a Kampala, con lo scopo di prendersi cura degli orfani e delle donne malate di Aids che vivono negli slums. Grazie alla forza di Rose, un’infermiera ugandese che ha la responsabilità del centro, è stata avviata l’attività di creazione di collane di carta riciclata per offrire a queste donne una diversa possibilità di lavoro, per acquistare adeguati farmaci per la loro malattia, per mandare i bambini a scuola e, soprattutto, per stimolare in loro una nuova concezione della vita e della malattia.

Con questo regalo si vuole aiutare le donne di Kampala in Uganda che si impegnano ogni giorno per migliorare la qualità della loro vita e dei loro figli e valorizzare la festa dell’8 Marzo come giornata storica dedicata al riconoscimento internazionale del ruolo della donna e delle conquiste sociali, politiche ed economiche. In molti paesi certe conquiste non sono state ancora raggiunte ed è per questo che tutti hanno il compito di conoscere queste differenze e, qualora sussistano rapporti di business, di sapere che ABB promuove iniziative atte a garantire il rispetto dei diritti umani nei paesi dove ancora esistono violazioni importanti.

A supporto dell’iniziativa è stata studiata una campagna di comunicazione interna con l’obiettivo di spiegare il significato del progetto, realizzata gratuitamente da alcuni partner esterni che da anni partecipano attivamente alle iniziative nel sociale di ABB. Durante la distribuzione delle collane è in programma la proiezione di un filmato per far conoscere a tutti le attività del Meeting International Point di Kampala.

ABB ripone particolare attenzione nella valorizzazione delle risorse umane, nella promozione della Responsabilità Sociale e dello Sviluppo Sostenibile, nella valorizzazione della diversità e del talento delle persone come fattore chiave di competitività. ABB crede che i progetti di Responsabilità Sociale debbano essere animati da uno spirito di volontariato e guidati dall’iniziativa dei dipendenti. Pertanto gli stessi sono i principali attori nella scelta e nell’organizzazione dei progetti che l’azienda sostiene.

La collaborazione di ABB e AVSI nasce nel 2003 su segnalazione di un dipendente, già attivo volontario della Fondazione. In questi anni ABB ha supportato AVSI con diverse modalità di sostegno: in particolare nel 2006 è stato creato un evento interno di raccolta fondi e di sensibilizzazione interna, accompagnato dalla mostra fotografica “AVSI-Africa”, che ha ricevuto il Premio Takunda, per la modalità innovativa di coinvolgimento dell’intera azienda e dei fornitori.
Nel 2008 ABB ha contribuito alla creazione del centro nutrizionale dell’Ospedale di Kitgum in Uganda e ha ospitato una seconda mostra fotografica dal titolo “Favelas”.


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