Non profit
Donazioni trasparenti anche a Sud: lo dice il marchio di fiducia
Primi due soci meridionali per l'Iid
L’Istituto italiano della donazione va a convegno a Napoli. «Guardiamo sempre più a tutto il territorio» La trasparenza fa rotta verso Sud. L’Iid – Istituto italiano della donazione festeggia infatti con il quarto convegno nazionale l’ingresso dei primi due soci del Mezzogiorno, e sceglie di tenere questo importante appuntamento a Napoli, per confermare la tendenza a coinvolgere sempre più zone del Paese diverse dal “solito” Centro- Nord. Le due new entry del Mezzogiorno non sono però l’unica novità del convegno, in programma il 26 ottobre: sono infatti una decina in totale le organizzazioni non profit che hanno conquistato nell’ultimo anno il marchio dell’Iid «Donare con fiducia» e possono quindi presentarsi al pubblico forti dei più alti standard di trasparenza e accountability.
«Siamo molto felici che il numero dei soci sia in costante crescita, e anche che alcuni di loro provengano dal Sud Italia», spiega Franco Vannini, consigliere delegato di Iid. «Diamo quindi un caloroso benvenuto alla Fondazione Cannavaro Ferrara di Napoli, punto di riferimento per tutti i bambini in situazioni di difficoltà, disagio sociale ed emarginazione, e all’associazione Piera Cutino di Palermo, che promuove iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla talassemia». Inoltre, informano dall’Iid, un’altra organizzazione del Sud, la cooperativa sociale L’Isola di Trani, ha quasi concluso il percorso di verifica e presto potrebbe entrare in “squadra”. Gli altri nuovi aderenti che l’Iid presenterà a Napoli sono l’Auser Piemonte (realtà regionale della nota organizzazione di volontariato over 50), la cooperativa sociale L’Accoglienza di Roma (attiva nel settore dell’affido e delle comunità per minori), la Fondazione Pro.Sa di Milano (che si occupa di cooperazione internazionale), la Fondazione Salesi di Ancona (nata per supportare la attività dell’ospedale materno-infantile Salesi) e il Cestas di Bologna (ong ed ente di formazione attivo in Italia e nei Paesi poveri).
Il numero degli aderenti dell’Istituto sale quindi a 46, mentre altre 16 realtà non profit si stanno preparando a intraprendere l’iter di preparazione alla verifica, testimoniando con questa loro scelta l’autorevolezza del processo di verifica proposto dall’Istituto italiano della donazione.
Al convegno verrà anche presentata la terza indagine su «Impresa e filantropia» condotta dall’Osservatorio Iid, che esamina il rapporto tra le imprese profit e il terzo settore ed evidenzia con quali criteri le aziende selezionano gli enti cui destinare le loro donazioni o con le quali intraprendere azioni di csr. «I settori maggiormente finanziati si confermano la salute, la ricerca scientifica e l’emarginazione sociale», anticipa Cinzia Di Stasio, responsabile delle relazioni con i soci, «mentre la novità confortante è che in base alle dichiarazioni delle imprese il loro impegno filantropico non diminuirà, nonostante la crisi».
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