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Donazioni: Telethon per la defiscalizzazione

"Sarebbe un grande riconoscimento dell'utilità del nostro lavoro, e un aiuto ai cittadini" dice il direttore amministrativo, Angelo Maramai. Ma Sirchia conferma che per ora non se ne parla

di Benedetta Verrini

La maratona, anche quest’anno, è stata un enorme successo: oltre 41 miliardi tra promesse di donazione e donazioni effettive. Unico neo agli ottimi risultati raggiunti dalla gara di solidarietà per Telethon resta la notizia che, per adesso, di detassare le donazioni proprio non se ne parla. Lo ha confermato lo stesso ministro della Salute, Girolamo Sirchia, rispondendo in un?intervista di Bruno Vespa inserita nella maratona televisiva dello scorso week end. Impossibile defiscalizzare le donazioni, insomma. Il progetto è nel programma del governo ma i conti per ora non permettono di fare quello che negli altri paesi è già una realtà. “Ce la presentano sempre come un’esigenza di bilancio, spiegando che non si saprebbe come ripianare fondi indispensabili per lo Stato – commenta il direttore amministrativo e finanziario di Telethon, Angelo Maramai, “A noi pare che, in realtà questo minor gettito non sarebbe così devastante per i conti dello Stato: ad esempio, sulla raccolta di Telethon di quest’anno si tratterebbe di dieci miliardi. Ad ogni modo, una soluzione si potrebbe trovare: ad esempio, la defiscalizzazione delle donazioni potrebbe riguardare le donazioni ad organizzazioni che lavorano in determinati settori “strategici” per il benessere pubblico. Se guardiamo ad altri paesi, come Stati Uniti e Gran Bretagna, vediamo comunque che esiste una defiscalizzazione completa”. Oggi un privato, in Italia, può detrarre solo il 19%su un limite di 4 milioni. Per le aziende il tetto massimo è pari al 2% dell?imponibile fiscale. Troppo poco, assicura Telethon, che si rivolge alle forze politiche affinché accolgano la richiesta di maggiori agevolazioni fiscali. “Si tratterebbe di un importante riconoscimento dell’utilità pubblica di molte organizzazioni – continua Maramai – Nel caso di Telethon, in particolare, si tratta di finanziare la ricerca scientifica in un settore, quello delle malattie rare di origine genetica, in cui nè il pubblico nè il privato investono grandi capitali”. La disciplina fiscale che ha regolato le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, sottolinea il direttore finanziario di Telethon, ha inoltre imposto severe forme di adeguamento contabile senza collegarle a un regime particolarmente vantaggioso: “Eppure la defiscalizzazione globale rappresenterebbe un grande sostegno anche per i cittadini, che potrebbero effettuare maggiori donazioni”.


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