Non profit

Donazioni sangue, i diritti e i doveri

Caro lettore / la vicenda dell'aspirante donatore gay a Milano, tra doveri e responsabilit

di Riccardo Bonacina

Il clamore suscitato dalla vicenda dell?aspirante donatore gay a Milano ha evidenziato l?abbondanza di retorica dei mass media e di buona parte della politica. Si continuano a tessere i panegirigi dei diritti senza mai chiedersi chi poi paga i diritti individuali, a spese di chi noi esercitiamo i nostri diritti; dalla libertà e dall?emancipazione delle nostre moglie e compagne che ricade sulle spalle di donne e madri del Sud del mondo che abbandonano i loro figli per accudire le nostre case, ai diritti di un potenziale donatore gay su cui si ragiona senza neppure chiedersi se il diritto alla salute e alla sicurezza del ricevente sangue non sia, magari, prioritaria. Perciò bene avete fatto ha ospitare sul n. 36 di Vita delle riflessioni significative, come quelle di Tieghi e Magrini sul grande ruolo che hanno i donatori di sangue italiani e del dovere di chi trasfonde un cittadino bisognoso di valutare attentamente i rischi che il ricevente potrebbe andare incontro. I medici devono sapere che sono loro i responsabili di tutto ciò che capita attorno al ?pianeta sangue? che va dal prelievo, dalla rigida selezione dello stesso, dai test più attendibili per ridurre il periodo fase finestra, nel creare cultura assieme alle associazioni dei donatori e dei riceventi sulla donazione, creare cultura nei confronti del ricevente che può fare il predeposito, creare cultura nei confronti di chirurghi e anestesisti. Bisogna intervenire energicamente nella selezione dei donatori occasionali o nuovi, in quanto l?epidemia dell?Aids e delle epatiti nonché di nuovi virus già noti e trasmissibili per via trasfusionale si sta modificando in conseguenza alla modificazione dei comportamenti a rischio. In questi mesi in molte città e regioni italiane si arriva a una carenza anche drammatica di sangue: scarseggia l?albumina, il globulo rosso e mancano i componenti del sangue che si separano, molto importanti per salvare delle vite umane. In questo periodo l?utilità della donazione è particolarmente importante perché chi necessita della terapia trasfusionale come il sottoscritto non può permettersi il lusso di concedersi le ferie dalle proprie cure. Passate quindi dal centro trasfusionale o contattate le associazioni dei donatori di sangue e diventate dei donatori volontari e periodici perché c?è gente che come noi vive in mezzo agli altri grazie al dono del sangue. E se volete diventare donatori pensate innanzitutto a loro.

Lettera firmata

Carissimo la ringrazio della lettera e della sua peronale testimonianza. Come ha scritto sullo scorso numero il presidente di Avis, Andrea Tieghi, «la donazione, omosessuale o eterosessuale che sia, è un atto di grande responsabilità». Ogni diritto si deve coniugare con la responsabilità, altrimenti diventa sopraffazione.

Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA