Non profit

Donazioni: italiani più disponibili dopo 11 settembre

Lo rivela una ricerca di Cirm per Autogrill. L'attitudine al dono aumenta fra i giovani del Sud. Intanto va a gonfie vele la raccolta per Telethon.

di Giampaolo Cerri

Italiani più disponibili a donare dopo l’11 settembre. Lo rivela Autogrill che ha comunicato i risultati di una indagine commissionata al Cirm.
A un campione di 527 italiani rappresentativo del Paese, gli intervistatori del Cirm hanno chiesto se fosse cambiata la loro attitudine dopo i fatti di New York.
Il 90% degli intervistati ha dichiarato che non cambia niente, il 7% si dice più disponibile a donare mentre 3 intervistati su 100 affermano di essere meno determinati a donare.
Ad alzare la media dei disponibili, rivela il Cirm, sono soprattutto i giovani di Sud e Isole dai 25 ai 34 anni mentre i dinieghi arrivano soprattutto dagli ultra-sessantenni del Nord-Est.
Un atteggiamento che è confermato dall’ottimo andamento della campagna Autogrill per Telethon, apertasi il 13 settembre e che si concluderà il 16 dicembre.
Oggi a Roma, è stato fornito un bilancio intermedio dell’iniziativa. La “maggiorazione di prezzo volontaria” dei menu – che viene proposta ai clienti dei ristoranti Autogrill – ha già fruttato 200 milioni ai quali si aggiunge, in base all’impegno assunto dalla società specializzata in ristorazione, una cifra uguale.
Dopo un mese di raccolta quindi, sono già 400 i milioni raccolti per la fondazione che si occupa di finanziare la ricerca scientifica in campo medico.
Un risultato che spinge Autogrill e Telethon a prevedere una raccolta finale di almeno 4,5 miliardi di lire, contro la stima iniziale di 4 miliardi.
Tra breve infatti partirà anche la seconda fase della campagna, che vedra la vendita di speciali card a sostegno di Telethon al costo di 10 mila lire ciascuna.

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