Welfare
Donazioni di organi: la Toscana perde il primato, la Basilicata “cambia idea”
Secondo i dati semestrali diffusi dal Centro nazionale trapianti, non è più la Toscana la regione con il più alto numero di donatori utilizzati per milioni di persone, scalzata dal Friuli Venezia Giulia. Deciso calo delle opposizioni, soprattutto al Sud: in Basilicata le opposizioni all’espianto calano addirittura del 38%
Sono stati pubblicati i dati preliminari del SIT (Sistema Informativo Trapianti) dei primi sei mesi dell’anno, in proiezione al 31 dicembre 2017, diffusi dal Centro nazionale trapianti (Cnt). E ci sono buone notizie: continua infatti anche nel 2017 il trend positivo dell’attività di donazione in Italia, con un +16,9% di donatori utilizzati e un piccolo calo del numero dei pazienti in lista di attesa (-0,5%). In particolare, se nel 2016 i donatori utilizzati sono stati 1298, nella proiezione 2017 salgono a 1518, il dato più alto di crescita dal 2002 ad oggi.
L’analisi a livello regionale confermerebbe una crescita in 14 delle 19 aree regionali, con l’Abruzzo-Molise (+83% sul tasso di donatori utilizzati per milioni di persone) e il Friuli Venezia Giulia (+76,8%): Qui, in particolare, i donatori utilizzati per milione di persone passerebbero dai 29,3 del 2016 ai 51,6 di questo report, un dato che farebbe del Friuli la prima regione in Italia come donatori utilizzati PMP, davanti alla Toscana (48,3). Molto interessanti anche i dati di Campania (+38%), Liguria (+36,9%) e Veneto (35,38%). I dati si riferiscono solo ai primi sei mesi dell’anno, ma il trend positivo è confermato anche dal calo delle opposizioni, che nel 2016 erano al 32,8% mentre quest’anno sarebbero al 27,7 %, con un calo di 5,1 punti.
Calano, infatti, le opposizioni in Regioni del Sud tradizionalmente più avverse alle donazioni, come Lazio (-8,9 punti), Campania (-11,2%) e Sicilia (-11%), ma anche in quelle più piccole come Molise (-8,3%), Calabria (-5%) e Basilicata, dove si registra un calo record del 38,7%. Effetto dell’aumento delle donazioni è l’incremento del numero di trapianti da donatore cadavere, che, in proiezione, passano dai 3411 del 2016 ai 3809 del 2017, con un aumento dell’ 11,7%.
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