Non profit

Donazioni boom per le ong. E non sono di serie B

di Paolo Manzo

La Campagna italiana contro le mine?
?antiuomo lancia la candidatura di Alberto Cairo per il premio Nobel per la Pace edizione 2010. Diversi parlamentari hanno già dato il loro appoggio all’iniziativa e, per quanto può valere, si aggiunge Scooperation. Cairo lavora da 20 anni, tra mille difficoltà, a Kabul, dov’è apprezzato e conosciuto da tutti. Dopo la consegna del Nobel a Barack Obama, più per quello che dovrebbe fare che per ciò che ha fatto, sarebbe bello che il premio andasse a questo «uomo comune che semplicemente fa il suo lavoro», come lui stesso ama definirsi.
 
Vanno a gonfie vele?
?le donazioni per la cooperazione, in controtendenza rispetto alle nazionali, in netto calo negli ultimi 12 mesi se si escludono quelle per il 5 per mille, in crescita anch’esse. Lo dice il rapporto dell’Iid – Istituto italiano donazione. Il 32% degli intervistati ha infatti detto che la raccolta sull’estero è migliorata rispetto ad un anno fa. La presidente dell’Iid, Maria Guidotti, ha commentato così i dati: «È più facile donare per qualcosa che sta lontano, quasi a salvarsi la coscienza, piuttosto che per problemi più vicini alle persone». Sommessamente ci permettiamo di dissentire: l’importante è donare, senza barriere, mentre la speranza è che già da quest’anno aumentino anche le donazioni verso l’Italia.
 
La Banca Mondiale si è impegnata?
?a concedere un prestito di 135 milioni di dollari alla Bolivia. L’ammontare verrà investito in progetti di sviluppo rurale, infrastrutture e nel sociale. Good News/1
 
L’Etiopia ha firmato due importanti accordi?
?di cooperazione. Il primo con la Gran Bretagna per ottenere un prestito di 210 milioni di euro che saranno usati per la realizzazione di progetti di sviluppo nel Paese, il secondo con l’Olanda: 18 milioni di euro per rafforzare il settore dell’istruzione, dell’agricoltura e dell’ambiente. Good News/2

Sono 130 i bambini di Haiti amputati?
?a cui verranno applicate nei prossimi giorni, dal team di fisioterapisti e tecnici ortopedici volontari della Fondazione Francesca Rava che opera all’ospedale Saint Damien, le protesi arrivate dall’Italia. Good News/3


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