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Donazioni, attacco alla +dai-versi

Dopo la stangata sulle detrazioni, un'aggiunta al testo della manovra intacca le disposizioni della legge che consente di dedurre fino al 10% del reddito le donazioni alle onlus. Penalizzati 1,5 milioni di contribuenti

di Gabriella Meroni

Sono più pesanti del previsto le conseguenze della manovra di stabilità su donatori, enti non profit e contribuenti. In seguito all'introduzione  della franchigia di 250 euro per oneri deducibili e detraibili infatti converrà sempre meno essere generosi, anche a causa di alcune precisazioni e modifiche introdotte nella seconda stesura del testo: come ben evidenzia Carlo Mazzini in questo articolo, è comparsa all'articolo 12 comma 6 una disposizione aggiuntiva – assente nella prima versione – che afferma che le franchigie si applicano anche agli oneri e alle spese la cui deducibilità dal reddito complessivo dall’imposta lorda è riconducibile agli articoli 10 e 15 del TUIR.

In pratica, se fino a ieri le franchigie sembravano applicabili solo alle detrazioni previste  dal 1997 con la legge onlus (la 460/97), oggi la minore convenienza a donare parrebbe proprio intaccare anche la + dai, – versi, (art 14, DL 35/05), quella cioè che permette di dedurre fino al 10% del reddito per un massimo di 70mila euro. Un'ulteriore iattura che colpisce questa volta gran parte del non profit: le onlus (organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative e cooperative sociali), le associazioni e fondazioni di ricerca scientifica, le fondazioni e associazioni che tutelano e valorizzano i beni artistici, storici e paesaggistici, le associazioni di promozione sociale.

"La riduzione del beneficio fiscale appare particolarmente grave", chiarisce Carlo Mazzini, "anche alla luce dei dati reperibili dalle statistiche ufficiali del Ministero dell’economia e delle finanze che, in merito alle detrazioni alle Onlus registra un valore di donazione portato in detrazione pari a 210 euro – quindi persino al di sotto della franchigia -, mentre, dalla relazione finale del gruppo di studio sull’erosione fiscale, si viene a sapere che la donazione media di chi utilizza la “+ dai, – versi” è pari a 320 euro".

Sono oltre un milione e mezzo i contribuenti che vedranno ridotti sensibilmente o persino totalmente annullati i benefici fiscali delle norme che il legislatore ha introdotto negli ultimi 15 anni per promuovere le attività sociali del non profit.
 

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