Salute
Donatori, verso una rete più unita e presente nelle scuole
Adisco Admo, Adoces Aido, Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres hanno firmato un protocollo d’intesa in occasione del convegno per il quarantesimo del Ssn. Le otto associazioni insieme per una fattiva collaborazione tra volontariato e istituzioni sanitarie e scolastiche
di Redazione
«Costruire una rete del dono ancora più unita e favorire la promozione di un’adeguata cultura solidale nelle scuole»: è stato questo il messaggio principale che 8 grandi associazioni di volontariato del dono (Adisco Admo, Adoces Aido, Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas e Fratres) hanno lanciato ieri a Roma, dalla sala del refettorio della Camera dei deputati, siglando un Accordo d’Intesa (il primo in assoluto tra le 8 realtà).
La firma è avvenuta in occasione del convegno “I 40 anni del Ssn e il ruolo delle associazioni del dono”, a conferma dell’importanza di una fattiva collaborazione tra volontariato e istituzioni sanitarie e scolastiche.
Messaggi di felicitazioni per la sigla dell’Accordo sono arrivati dal ministro della salute, Giulia Grillo, e dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
Inoltre, la firma è avvenuta alla presenza – in una sorta di ruolo di garanzia – del Centro Nazionale Sangue (rappresentato dal direttore, Giancarlo Liumbruno), del Centro Nazionale Trapianti (con la dottoressa Daniela Storani, in rappresentanza del direttore Alessandro Nanni Costa) e dell’onorevole Elena Lucchini.
Il convegno è servito per ringraziare – anche attraverso un video – i 4.500.000 donatori di sangue, organi, midollo, cordone ombelicale e cellule staminali emopoietiche che solo lo scorso anno hanno permesso a centinaia di migliaia di pazienti e ammalati dei nostri ospedali di ricevere indispensabili terapie salvavita.
All’incontro sono arrivati i saluti della presidente della XII Commissione Affari sociali della Camera, Marialucia Lorefice, e con un video dell’onorevole Giusy Versace.
«Abbiamo voluto dialogare sui 40 anni della legge sul Ssn», spiega il Coordinatore pro tempore di Civis (il coordinamento che riunisce le 4 principali associazioni di volontariato del sangue), Gianpietro Briola, «per evidenziare gli aspetti positivi che hanno portato alla sua approvazione. Abbiamo però voluto anche ricordare che la rete di solidarietà delle associazioni del dono di sangue, cellule, tessuti e organi richiederà anche in futuro il necessario sostegno –anche in termini di risorse – per assicurare la cura dei pazienti e la diffusione di un’adeguata cultura della solidarietà nel Paese. L’accordo siglato è la dimostrazione della nostra volontà di lavorare insieme e di essere ancora più incisivi e protagonisti nelle scuole e nell’educazione delle giovani generazioni».
L’accordo d’intesa sottoscritto, della durata di 5 anni, ha tra gli obiettivi principali:
1) sostenere i rapporti con le Istituzioni e con gli Organismi tecnici di riferimento;
2) incrementare l’educazione dei giovani alla solidarietà e alla donazione, con particolare riferimento alla donazione del sangue, degli emocomponenti, degli organi e dei tessuti, del midollo, di cellule staminali ed emopoietiche e del sangue cordonale;
3) avviare politiche coordinate sulle problematiche formative dei giovani rivolte all’acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà, integrati in processi di promozione della salute e dello stare bene.
L’appuntamento di ieri anticipa anche il protocollo d’intesa che a breve le associazioni del dono di materiale biologico sigleranno con il ministero dell’Istruzione (Miur).
La stessa legge 833/78 prevede che l’educazione alla salute parta già dalle scuole e in questa direzione si stanno muovendo da anni anche le associazioni del volontariato del dono, che avranno così una cornice di rapporti istituzionali ancora più delineati per rendere più proficua l’azione di promozione ed educazione alla solidarietà verso le giovani generazioni
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