Donato ha conosciuto Simona, e se ne è innamorato, in occasione del Giubileo del 2000, quando entrambi erano volontari nell?accoglienza per un gruppo di ragazzi venuti dal Guatemala. Un anno dopo si sposano e partono per le Antille, dove Donato ha un incarico di tecnico per conto di una compagnia petrolifera. Pochi mesi fa il ritorno in Italia e il dilemma: dove abitare? Girano un po? alla ricerca di una casa ma alla fine scelgono di andare a vivere, temporaneamente, insieme ai genitori di lei, sulle colline della penisola sorrentina. Solo che ogni giorno Donato, che ora lavora a Napoli, deve percorrere diversi chilometri con l?auto e poi prendere un treno che lo porti nel capoluogo. Durata del viaggio: un?ora e mezza, due volte al giorno. La situazione non è delle migliori e la coppia comincia a cercare una casa più vicina a Napoli, ma non c?è nulla da fare. «Rispetto a quando abbiamo lasciato l?Italia i prezzi del mercato immobiliare sono raddoppiati», constata Donato. «Io lavoro da anni, ho un gruzzoletto da parte, ma non basta. Con la precarietà del lavoro che c?è oggi non mi azzardo neppure a mettermi sulle spalle un mutuo ventennale, perché non posso sapere se un domani sarò in grado di pagarlo
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