Cultura

Don Milani: Jovanotti, mi ricorda S.Francesco

Il cantautore intervistato in un nuovo libro di Mario Lancisi sul Priore di Barbiana. Il 27 giugno ricorrono i 35 anni dalla morte del sacerdote.

di Giampaolo Cerri

«Sono un appassionato di don Milani. Mi piacciono le persone che, come lui, riescono a stare dentro un’ istituzione, rimanendo se stessi, in liberta’; don Milani mi ricorda San Francesco».
C’e’ anche la testimonianza di Jovanotti nel nuovo libro che il giornalista toscano Mario Lancisi ha dedicato al priore di Barbiana, una biografia dal titolo ‘Il segreto di don Milani’ (edizioni Piemme). Il cantautore racconta di essersi riavvicinato alla fede proprio attraverso la conoscenza delle opere di don Milani. Spiega di aver scoperto il prete di Barbiana attraverso don Gino, cappellano del carcere minorile di Milano.
«E’ stato lui – dice – a dirmi che la chiesa non era solo lo Ior e Marcinkus, il potere temporale, ma anche don Milani e i preti come lui. Decisi allora di comprare ‘Lettera a una professoressa’: fu una folgorazione».
Accanto alle impressioni di Jovanotti, Lancisi ha raccolto il pensiero di Oliviero Toscani, di Sergio Castellitto – l’ attore che ha dato un volto a don Milani -, ma anche del cardinale Silvano Piovanelli, compagni di seminario di don Milani, di Andrea Riccardi, presidente della comunita’ di Sant’ Egidio e di don Luigi Ciotti. A 35 anni dalla morte del priore, il libro ripercorre le tappe della vita di don Milani dalla sua conversione fino all’ esilio di Barbiana in Mugello, di quel prete controcorrente che – erano gli anni ’50 – non si preoccupo’ di far allontanare dalla chiesa la bandiera rossa del Pci che sventolava sul feretro di Libero, un operaio comunista, suo parrocchiano, morto in un incidente sul lavoro.

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