Famiglia
Don Di Noto: al ministero per servire infanzia
Il sacerdote ha ricevuto l'autorizzazione del proprio vescovo e non presiede più Telefono Arcobaleno
«Chiederò sempre ai bambini prima di elaborare un progetto e di proporre ai vertici interventi mirati per la loro crescita e tutela. Prima di essere consulente del ministero delle Comunicazioni sono un ministro della Chiesa, e con umiltà, dato che sono stato chiamato a questo, mi metto a servizio dell’ infanzia». Don Fortuna Di Noto commenta così il suo nuovo incarico presso il dicastero di Maurizio Gasparri.
Il sacerdote di Avola (Siracusa), fondatore di Telefono Arcobaleno, dichiara anche di essere soddisfatto «perché la nomina ha visto la previa autorizzazione canonica di mons. Malandrino, vescovo di Noto ed ha visto anche notevole apprezzamento da parte di diverse forze politiche e culturali del Paese Italia».
Il sacerdote ha espresso il desiderio «che questo specifico servizio cui sono stato chiamato possa contribuire a garantire a sviluppare sempre di più la pluralità delle idee, la ricchezza dell’ informazione, la liberta’ degli individui nel rispetto della dignità e del rispetto della progressiva crescita dei nostri bambini».
Nell’occasione don Di Noto ha ufficializzato una notizia che circolava da tempo: non è più presidente di Telefono Arcobaleno
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