Non profit

Don Benzi, che famiglia!

Eredità. All'indomani della morte del fondatore si guarda al futuro

di Daniele Biella

Continueremo come prima, anzi più di prima». Il piemontese Paolo Ramonda, 47 anni, pedagogista e sessuologo, inizia con queste parole la nuova avventura di presidente dell?associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, all?indomani del decesso di don Oreste Benzi, padre fondatore dell?associazione nel lontano 1968. «Ma sarò un presidente ad interim, solo per tre mesi», spiega Ramonda. «Ho assunto il ruolo in quanto vicepresidente, come previsto dal nostro statuto. Il vero successore di don Oreste sarà nominato a fine gennaio 2008, con le elezioni generali a cui prenderanno parte tutti i delegati dell?associazione». Ovvero, le circa 150 persone («il rapporto è di un delegato ogni 10 membri di comunità, che oggi sono 1.550») che rivestono ruoli di responsabilità nell?assetto comunitario.
Chiunque sia il successore di don Benzi, di sicuro si troverà nelle mani una grande eredità: «Da subito dovrà decidere se e come aprire nuove realtà, seguire quelle già esistenti, accogliere nuovi membri, essere il volto pubblico della comunità», continua Ramonda, «Chi prenderà il posto di don Oreste avrà in ogni momento l?appoggio di tutti. Con una differenza: mentre don Oreste era presidente a vita, d?ora in avanti la carica durerà sei anni».

Con 44 sedi in Italia e nel mondo, quasi 300 strutture operative (200 case famiglia, e un centinaio tra comunità terapeutiche, cooperative sociali, case di accoglienza) che ogni giorno danno un tetto e un pasto caldo a 5mila persone («ma i beneficiari effettivi sono almeno 35mila, precisa Ramonda), la Comunità lavora a 360 gradi nel sociale. «Come tanti altri, sono diventato membro dopo aver conosciuto don Oreste e la comunità con il servizio civile, che ho svolto a Rimini nel 1980», racconta Ramonda, che è responsabile della zona Piemonte ma, soprattutto, con il ruolo di padre di 12 figli, di cui 3 naturali e 9 accolti, «nella casa famiglia di Sant?Albano Stura in provincia di Cuneo, aperta con mia moglie Tiziana».

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