Famiglia

Don Albanesi a Maroni: pluralismo nelle nomine

Un appello del presidente del C.N.C.A. al responsabile del Welfare: «Sino ad a oggi ci hanno interpellati solo per Osservatorio minori»

di Giampaolo Cerri

Un appello al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Roberto Maroni, perché rispetti il pluralismo delle associazioni nelle ormai prossime nomine dei membri dell?Osservatorio nazionale per l?infanzia e l?adolescenza, della Consulta degli esperti e degli operatori sociali sulle tossicodipendenze, infine della Commissione povertà ed esclusione sociale. La richiesta viene dal presidente del C.N.C.A. (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), don Vinicio Albanesi, che definisce le nuove nomine “un banco di prova concreto” su cui misurare quanto il Governo sia attento alle diverse voci e realtà rappresentative a livello nazionale dei minori in difficoltà, dei tossicodipendenti e delle persone che vivono nel disagio economico e sociale. Albanesi chiede «non dichiarazioni formali, ma scelte operative» che dimostrino l?imparzialità del ministero, «oltre ogni schematismo». Finora il Coordinamento presieduto da don Albanesi è stato interpellato dal sottosegretario al Welfare Grazia Sestini solo in merito all?Osservatorio nazionale per l?infanzia e l?adolescenza. Il C.N.C.A. costituisce la maggiore federazione italiana di gruppi del “privato sociale” (circa 260 tra associazioni, comunità, cooperative), che hanno in carico 23mila persone, fra cui oltre 7mila tossicodipendenti e 4mila minori in difficoltà.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA