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Domani si dedide la sorte di Amina Lawal
La giovane donna nigeriana era stata condannata in prima istanza per adulterio alla lapidazione. Domani la sentenza di appello
La sentenza del processo d’appello di Amina Lawal, condannata in prima istanza per adulterio in Nigeria alla pena di morte mediante lapidazione è stata rimandata diverse volte dalla giustizia islamica. Domani 25 Settembre 2003 la Corte d’appello superiore della Sharia di Katsina si pronuncerà a proposito della condanna a morte di Amina.
Amina Lawal, 33 anni, madre di quattro figli, di cui una bambina di 15 mesi, era stata condannata il 22 Marzo 2002 a morte mediante lapidazione dopo essere stata denunciata da suo suocero. E’ accusata in effetti di aver avuto rapporti sessuali e concepito un bambino fuori del matrimonio. Per i suoi giudici islamici è una donna adultera.
Il 27 Marzo 2002 la Corte d’Appello della Sharia di Funtuna decide di esaminare l’appello fatto da Amina contro la sentenza di morte mediante lapidazione. La prima udienza deve aver luogo il 27 Maggio ma viene rimandata a due riprese: al 3 Giugno, poi all”8 Luglio. Anche la sua libertà condizionale viene riesaminata. Amina allatta ancora la sua bambina. In base alle nuove condizioni accordate dalla Corte, Amina non deve più presentarsi davanti ad essa ogni quattordici giorni. Il solo obbligo ? il versamento di una cauzione.
Il 5 Agosto 2002 il processo di appello di Amina Lawal è rinviato al 19 Agosto. La Corte ha nuovamente precisato che, indipendentemente dal giudizio del 19 Agosto, la sentenza non sarebbe stata applicata prima di Gennaio 2004, permettendo cosi’ ad Amina Lawal di allevare sua figlia. Il suo avvocato Musa Aliyu Yawuri si dice fiducioso.
Il 19 Agosto 2002 la Corte d’appello islamica di Funtuna conferma la pena di morte. Amina fa appello davanti alla giurisdizione superiore, la Corte d’appello superiore della Sharia di Katsina.
Il 23 Gennaio la Corte d’appello superiore di Katsina annunzia che l’udienza riguardante la condanna a morte per adulterio di Amina Lawal è rinviata al 25 Marzo 2003.
Il 25 Marzo la Corte d’appello superiore della Sharia di Katsina doveva emettere il suo giudizio a proposito della condanna a morte per adulterio di Amina Lawal. In mancanza dei giudici, l’udienza era stata rinviata al 3 Giugno 2003, poi al 27 Agosto 2003, per essere infine ancora rinviata al 25 Settembre.
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