Welfare

Domani, l’Uic in sit-in davanti alle Prefetture

L'unione ciechi ha deciso di dedicare la Giornata nazionale del Cieco a una manifestazione contro i tagli

di Redazione

Sarà dedicata a una vigorosa protesta la Giornata nazionale del Cieco, in programma domani 13 dicembre. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, infatti, manifesterà con dei sit-in davanti alle Prefetture d’Italia per ottenere lo stralcio dell’art. 10 dell’A.C. 4566 ed il ripristino del contributo compensativo, mirato alla erogazione di servizi essenziali per la qualità della vita dei ciechi e degli ipovedenti, previsto dalla legge 24/1996, brutalmente ridotto del 98%.

Il Disegno di Legge Delega A.C. 4566, “Norme per la riqualificazione e il riordino della spesa in materia sociale”, contiene principi che, se attuati, farebbero tornare il mondo della disabilità al Medioevo con il rischio dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. In particolare, all’art. 10 si tende sostanzialmente ad azzerare l’indennità di accompagnamento, erogata dallo Stato al titolo della minorazione, per metterla a carico delle Regioni che la erogherebbero non tanto in base ai bisogni della persona disabile quanto alle disponibilità economiche, con il risultato che si avranno indennità di accompagnamento diverse da Regione a Regione: più alte nelle Regioni ricche, più basse in quelle povere. Inoltre, l’articolo 10 getta le premesse per la cancellazione della indennità di accompagnamento in favore dei disabili gravi in grado di lavorare e produrre un reddito, fra cui i ciechi, minacciando di abolire il civilissimo principio del riconoscimento di tale indennità al solo titolo della minorazione. Tutto questo non è accettabile, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti difenderà con le unghie e con i denti l’indennità di accompagnamento al titolo della minorazione: una delle più belle pagine del Parlamento italiano che ha sancito un alto principio di civiltà giuridica che trova il suo fondamento in alcuni articoli della Costituzione: art. 2 (dovere della solidarietà), art. 3 (pari opportunità sulla base dell’uguaglianza), art. 32 (diritto delle persone alla salute), art. 38 (diritto all’assistenza dei cittadini inabili al lavoro).

 

Inoltre il contributo compensativo previsto dalla legge 24 del 1996 è stato ridotto a 65mila euro dagli originali due milioni di euro. Si tratta di contributi interamente finalizzati all’erogazione di servizi socio-assistenziali in favore dei disabili visivi, quali la produzione in braille, a caratteri ingranditi  e in formato elettronico, di libri e giornali.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti chiamai ciechi e gli ipovedenti italiani davanti alle prefetture d’Italia martedì 13 dicembre, in occasione della Giornata nazionale del Cieco per chiedere tutti insieme al Governo Monti lo stralcio dell’art. 10 dell’A.C. 4566 e il ripristino del contributo compensativo previsto dalla legge 24/1996.

Alla manifestazione di protesta partecipa la Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabili (Fand).

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