Non profit

Domani l’Italia Lilliput si spegne

250 piccoli comuni domani stccano la luce contro i tagli del Ministro Tremonti. Realacci (Legambiente): "Ipoteca sullo sviluppo"

di Redazione

Niente lampioni, niente insegne, niente luci natalizie. Domani sera, per mezz’ora, i negozi, le strade e le piazze di 250 comuni italiani resteranno al buio. Un assaggio del regime di austerity che Tremonti gli ha imposto, una protesta contro i tagli ai trasferimenti agli Enti locali che nei centri minori saranno superiori al 20%. Sono i Comuni, per la maggior parte toscani, che hanno aderito all’invito di Anci e Legambiente a spegnere le luci contro le sforbiciate del ministro Tremonti. “E ad essere colpiti – spiega Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente – sono ovviamente i centri minori, che non possono contare né su un grande potere contrattuale né su significative risorse alternative”. I trasferimenti ai comuni con meno di 500 abitanti, infatti, vengono decurtati dalla Finanziaria del 20,8%. Poco meno, il 15,4%, verrà negato ai comuni fino a 1000 abitanti. “Lo Stato – aggiunge Realacci – risparmia cifre irrisorie (230 milioni di euro, la metà di quello che il governo Berlusconi ha perso varando la legge che elimina le tasse sull’eredità dei super ricchi) che però per i piccoli centri fanno la differenza”. Fanno al differenza fra un servizio di assistenza agli anziani che funziona e uno che sta solo sulla carta; fra mezzi pubblici efficienti e autobus che non arrivano mai. Insomma sarà la spesa sociale, e la qualità della vita, a pagarne le conseguenze. “Un bell’incentivo all’abbandono”, lo definisce Realacci: “Dopo riforme che minacciano la tenuta del tessuto sociale, questi tagli ipotecano il futuro e lo sviluppo di quei centri, e non sono pochi, magari minuscoli ma che sono il baluardo di culture e tradizioni che partecipano e non poco dell’identità nazionale.” I tagli della Finanziaria vanificheranno anche l’impegno che tutto il Parlamento, con la legge n°1174 presentata da Realacci e già approvata da un amplissimo schieramento trasversale alla Camera, sta spendendo per rilanciare questi centri. “Con questa protesta – conclude il presidente onorario dell’associazione ambientalista impegnata nella campagna ³Piccola Grande Italia² a favore dello sviluppo dei piccoli comuni italiani – vogliamo ricordare a tutti che quei soldi tolti ai comuni serviranno a spegnere tutte le tipicità, i talenti nascosti e la ricchezza del nostro Paese”.

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