Non profit

Domani è la Giornata del rifugiato

Ma ancora l'Italia non ha una legge organica sull'argomento

di Gabriella Meroni

Domani 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato. Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 rifugiato è colui o colei che:temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese.. Eppure, spesso e volentieri, anche in Italia, la questione rifugiati, i drammi e le loro sofferenze, (sono oltre 20 milioni nel mondo)rischia di essere trattata al massimo come un problema di immigrazione se non di ordine pubblico ed i rifugiati stessi spesso “etichettati” come clandestini e irregolari. Unico paese tra i quindici dell’Unione Europea l’Italia non ha ancora approvato una legge organica in materia di diritto d’asilo (come previsto dall’art. 10 della Costituzione) E’ in corso la campagna “Diritto d’asilo – Una questione di civiltà” promossa da Amnesty International, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere con lo scopo di ottenere il riconoscimento del diritto d’asilo come diritto umano fondamentale. Un appello alle istituzioni locali, alle Regioni, ai Comuni, alle Province affinchè sostengano, anche con l’adozione di ordini del giorno, gli obiettivi di questa campagna volta ad ottenere in tempi rapidi l’approvazione di una legge organica da parte del Parlamento Italiano.


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