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Domani alla Camera il ddl sulla cittadinanza

Ampliati e facilitati i casi di attribuzione. Un approfondimento sul sito della Camera

di Benedetta Verrini

La diminuzione da 10 a 5 anni del periodo di permanenza in Italia per l’acquisto della cittadinanza; l’accertamento della reale integrazione linguistica e sociale dello straniero; la riduzione della discrezionalità del provvedimento di concessione della cittadinanza, che può essere negato solo per motivi di sicurezza; l’ampliamento dei casi di attribuzione della cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia o che, comunque, abbiano compiuto il percorso di studi in Italia (seconda generazione); l’introduzione della revoca della cittadinanza, in caso di condanna definitiva per gravi delitti; il riacquisto della cittadinanza da parte degli italiani residenti all’estero che l’abbiano perduta a seguito della naturalizzazione nei Paesi di accoglienza: sono i punti principali della proposta di legge sulla cittadinanza in discussione alla Camera domani, 22 dicembre.

Nella seduta del 16 dicembre 2008, infatti,  la Commissione Affari costituzionali della Camera ha avviato la discussione di una serie di proposte di legge di iniziativa parlamentare sulla cittadinanza (A.C. 103, proposta da Giuseppe Angeli (Pdl) ed abbinate), volte a modificare la legge sulla cittadinanza (L. 91/1992) per adeguarla al massiccio aumento dei flussi migratori degli ultimi anni.

Nella seduta dell’11 dicembre 2009, la relatrice ha presentato un testo unificato , adottato come testo base dalla Commissione. Questo testo:

  • subordina il diritto all’acquisto della cittadinanza dello straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto senza interruzioni fino alla maggiore età, alla frequenza con profitto di scuole riconosciute sino all’assolvimento delle diritto-dovere all’istruzione e alla formazione;
  • per l’acquisto della cittadinanza da parte dello straniero residente da 10 anni, prevede la stabilità della residenza ed introduce uno specifico percorso di cittadinanza, richiedendo i seguenti requisiti: possesso del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo e mantenimento dei requisiti di reddito, alloggio e assenza di carichi pendenti per esso necessari; frequenza di un corso di un anno sulla storia e la cultura italiana e la Costituzione; effettiva integrazione sociale e rispetto delle leggi e della Costituzione; rispetto degli obblighi fiscali; norme di carattere amministrativo sono volte a garantire la conclusione in tempi certi del procedimento;
  • modifica la disciplina del giuramento, che viene esteso a tutti i casi di acquisto della cittadinanza.

La proposta, che si trova in prima lettura, da domani sarà al vaglio dell’Assemblea.

Tutti gli approfondimenti in tema di integrazione degli stranieri su:

http://nuovo.camera.it/465?tema=72&area=14&Cittadinanza+e+integrazione+degli+stranieri


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