Sostenibilità

Doha: documento ambientalista

Greenpeace, Wwf e Amici della Terra presentano le loro richieste al Wto

di Giampaolo Cerri

Greenpeace, WWF e Amici della Terra chiedono al WTO di accettare la difficile sfida di promuovere lo sviluppo sostenibile dopo il fallimento del vertice di Seattle il WTO ha continuato a non affrontare i problemi della poverta’ , delle diseguaglianze economiche e dello sviluppo sostenibile crediamo che se il WTO vuole combattere gli impatti negativi sull’ambiente i membri dell’organizzazione dovrebbero: – Far si’ che le regole del WTO rispettino l’autonomia e l’efficacia degli accordi ambientali multilaterali e la legittimita’ delle misure non protezioniste sul mercato utilizzate negli accordi stessi; – riconosere il principio di precauzione espresso in vari accordi multilaterali tra cui la Dichiarazione di Rio, la convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversita’ Biologica, il protocollo di Kyoto, come un principio fondamentale e vincolante di diritto internazionale applicabile anche al WTO; – sostenere l’adozione di una valutazione indipendente degli impatti ambientali e sociali segli accordi del WTO; – Non aprire un negoziato sugli investimenti; – Integrare le considerazioni sociali e ambientali nelle politiche del commercio come un principio generale. – eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente specialmente nel settore agricolo e della pesca. Remi Parmentier di Greenpeace International sostiene “Vogliamo un cambiamento radicale del WTO le regole del commercio devono essere subordinate a quelle ambientali. Punto!”


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