Non profit

Documento del Forum sul Libro bianco del lavoro

Troppe pagine bianche in quel libro bianco: il Terzo settore non c'

di Redazione

Il Forum Permanente del Terzo Settore ha varato un documento a commento del “Libro Bianco sul mercato del Lavoro in Italia”.

Di seguito i punti principali:

“E’ apprezzabile e condivisibile l’assunzione nel Libro Bianco degli obiettivi di crescita del tasso di occupazione indicati dall’Unione Europea. Così come elevare il tasso di attività, migliorare la qualità del lavoro, aumentarne sicurezza, flessibilità e disponibilità di accesso; ma le soluzioni proposte appaiono criptate e totalmente dimentiche dei successi ottenuti proprio su questi cinque fronti, dai soggetti di terzo settore e dalla cooperazione sociale”.

“Il nostro giudizio va su tre rilevanti questioni che attengono a valori e principi propri del Forum Permanente del Terzo Settore:
1) La concertazione, un valore per noi importante ed una prassi politica efficace per il governo delle compatibilità sociali ed economiche. Essa non è assenza di conflitto né limitazione dell’autonomia delle parti, ma un sistema di prassi e di relazioni il cui scopo è governare meglio e con un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori. In questo senso va difesa ed ampliata, non ridotta!

2) La definizione di uno “Statuto dei Lavori”: se concordiamo sulla necessità di innovare analisi e strumenti di lettura e regolazione del mercato del lavoro, temiamo il passaggio dalla centralità della persona-lavoratore a quella del valore economico del lavoro. Una inversione pericolosissima che avverseremmo.
In quest’ottica anche la discussione intorno all’Art. 18 ci pare sbagliata: non si può sperimentare la sospensione di un principio di giustizia verso il lavoratore per andare incontro a non meglio identificate esigenze delle imprese.

3) La flessibilità del lavoro, tema estremamente sentito dal Terzo Settore.
Per noi essa è incontro di tre esigenze specifiche: quella del lavoratore; quella delle nuove forme organizzative dell’impresa e quella dei processi di sviluppo del territorio.
In deroga alla compresenza di questi tre principi la flessibilità rischia di diventare solo un mero strumento di regolazione del mercato del lavoro, con il rischio di aumentare precarietà ed abusi.

Il Forum Permanente del Terzo Settore in questi anni ha fortemente contribuito all’obiettivo indicato nel Libro di aumentare il tasso di attività, come dimostrano i dati statistici più recenti: una “nuova occupazione” che si è dimostrata anche “buona occupazione”.

Pertanto il Forum Permanente del Terzo Settore ritiene necessarie politiche specifiche per incentivare ancor più queste potenzialità e in particolare chiede:
– promozione in tempi rapidi di una Conferenza Nazionale su ?Occupazione e Terzo Settore?;
– rifinanziamento del progetto Fertilità per lo sviluppo delle cooperative sociali nelle aree svantaggiate del Paese;
– Riconoscimento legislativo dell?impresa sociale;
– introduzione di una borsa annuale di avvio al lavoro per tutti i giovani (con oneri per i 2/3 a carico dello Stato), premiando le organizzazioni che confermino i giovani così avviati;
– definizione di migliori tutele delle forme di lavoro atipico (assai diffuse nel Terzo Settore);
– incentivazione dei ?consumi sociali delle famiglie?.

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