Famiglia

Documentario shock della Bbc su centri di detenzione per immigrati

Domani sera in onda un documentario sulle violenze fisiche e gli abusi sessuali di agenti di sicurezza contro gli immigrati di un centri di detenzione britannico

di Joshua Massarenti

Un documentario della Bbc mostrera’ domani sera le violenze fisiche e gli abusi sessuali perpetrati da agenti della sicurezza privati su immigrati clandestini e richiedenti d’asilo in un centro di detenzione britannico. Lo ha reso noto poco fa l’Ansa.

Alcune sequenze scioccanti del reportage – girato con telecamere nascoste – faranno vedere le guardie del centro di raccolta di Oakington nel Cambridgeshire mentre inveiscono contro i prigionieri con epiteti razzisti sottoponendoli a maltrattamenti fisici quali calci e pizzichi in faccia e pugni sul naso, nella convinzione che nessuno li stia guardando. In un filmato, un detenuto viene scaraventato giu’ dal letto da una guardia con la musica a tutto volume.

La guardia, Jason Martin soprannominato ‘Wolfie’, dice all’uomo: ”Il mio bisnonno ha sparato al tuo bisnonno e gli ha fregato il tuo paese del c…o portandovelo via per 200 anni”. Un’altra sequenza del documentario, intitolato ‘Detection Undercover – The Real Story’ (Detenzione in segreto – La vera storia) in onda domani sera sull’emittente Bbc1, mostra un agente in corso di addestramento per servizi di scorta che si vanta dei suoi palpeggiamenti sulle detenute. In altre scene, si vedono alcuni dipendenti del centro che si scambiano appunti su come picchiare i reclusi senza essere sorpresi a farlo. Oakfield (ad est dell’Inghilterra) e’ gestito dalla societa’ Global Solutions Ltd.(GSL) che e’ anche responsabile della gestione di altri centri di detenzione a Campsfield, vicino ad Oxford, e a Yarl’s Wood nel Bedfordshire.

La societa’ ha avviato un’inchiesta interna dichiarando che i 15 dipendenti nominati dal documentario sono stati sospesi dalle loro mansioni in pendenza dell’indagine. ”GSL non tollera razzismo, discriminazione e qualsiasi forma di abuso sul posto di lavoro”, ha dichiarato la societa’ in un comunicato nel quale ha voluto sottolineare il comportamento ”corretto” della maggioranza dei suoi 900 impiegati. Frattanto, il sottosegretario britannico all’Immigrazione Des Browne ha dichiarato che prendera’ provvedimenti sulla questione una volta che sara’ in possesso di tutte le informazioni sulla vicenda. ”La detenzione e l’espulsione sono essenziali perche’ vi siano controlli efficaci in materia d’immigrazione, ma e’ vitale che siano condotti con umanita’ e dignita’ e m’impegno a garantire che cosi’ succeda”, ha dichiarato il sottosegretario.

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