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Dna: grazie a Telethon, scoperta su X fragile

Un gruppo di ricercatori di Tor Vergata, finanziati dalla fondazione per la ricerca genetica, è riuscita a evidenziare il ruolo del gene responsabile di un grave ritardo mentale

di Giampaolo Cerri

Un altro successo per Telethon. Grazie al finanziamento della fondazione per la ricerca genetica, un gruppo di studiosi italiani e’ riuscito infatti a svelare il ruolo del gene responsabile della sindrome dell’X fragile, una malattia ereditaria che provoca ritardo mentale e colpisce un maschio su 4.000 e una femmina su 6.000. La ricerca, condotta da studiosi dell’universita’ di Roma Tor Vergata e dall’Istituto Santa Lucia, e’ stata pubblicata sulla rivista Cell e mette in evidenza alcuni meccanismi che vengono alterati nelle connessioni delle cellule nervose del cervello portando a difetti di apprendimento. La sindrome e’ causata dall’alterazione di un gene chiamato FMR1 identificato nel 1991 e situato nel cromosoma X; la scoperta del gene responsabile ha migliorato decisamente le possibilita’ di diagnosi, ma finora nulla si sapeva sul ruolo di questo gene e su come la sua mutazione come causa la malattia. Lo studio, finanziato da Telethon e condotto da Claudia Bagni, ha messo in evidenza il ruolo del gene FMR1 e della proteina da esso prodotta, FRMP, aprendo cosi’ un nuovo capitolo nella ricerca su questa frequente causa di ritardo mentale. I ricercatori italiani, che si sono avvalsi del contributo del gruppo del Professor Ben Oostra dell’Universita’ di Rotterdam, hanno dimostrato che la proteina FMRP serve a limitare la sintesi di una serie di proteine presenti nei punti di contatto fra i neuroni (sinapsi) dove avviene la trasmissione dei segnali nervosi. Secondo gli studiosi questo porterebbe ad alterazioni nella trasmissione dei segnali nervosi necessari ai processi di memoria ed apprendimento e potrebbe essere alla base dei problemi neurologici che si osservano nei pazienti affetti dalla sindrome dellfiX fragile. ”La prossima tappa sara’ studiare tutti i messaggeri su cui FMRP agisce, perche’ potrebbero rappresentare futuri bersagli terapeutici – ha spiegato Bagni. ”La nostra e’ comunque una ricerca di base per la quale non e’ possibile prevedere se e quando ci saranno ricadute nella diagnosi o nella cura della malattia”, precisa la ricercatrice. La sindrome dell’X fragile e’ la forma piu’ comune di ritardo mentale dopo la sindrome di Down e la piu’ frequente tra quelle ereditarie. Le persone affette presentano caratteristiche somatiche particolari, come viso stretto e allungato con fronte e mandibola prominenti e caratteristiche nel comportamento simili all’autismo.


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