Welfare

Dl Infrastrutture: il Parlamento approvi la norma sulle strisce blu per le persone con disabilità

Il diritto alla mobilità non può dipendere dalle presunte esigenze di cassa dei Comuni. «È un quadro sconfortante. Fino ad oggi ne abbiamo sentite di tutti i colori, pur di non far approvare questa norma», commenta Marco Rasconi, Presidente di UILDM

di Redazione

Cittadinanzattiva insieme all'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare UILDM e alla società di consulenza VERA Studio chiedono alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati di approvare gli emendamenti presentati al DL Infrastrutture dall’onorevole Gadda (n. 1.270) e dall’On. Muroni (n.1.7).

La richiesta, a nome di tutte le associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, riguarda la gratuità della sosta sulle strisce blu per i veicoli dotati di apposito contrassegno europeo.

La richiesta di modifica è da tempo all'attenzione del Governo e più volte il Parlamento ha chiesto, con diversi Ordini del Giorno e ancor più di recente con la Mozione dell'on. Noja, di intervenire per far sì che nel nostro Paese le persone con disabilità abbiano tutti gli stessi diritti.

Il diritto ad una piena e agevole mobilità non deve dipendere dalla buona volontà di un Sindaco. Oggi una persona con disabilità che vive a Roma non paga la sosta sulle strisce blu quando gli stalli appositi sono occupati, mentre colui che vive a Taranto è invece tenuto a pagarla. Una situazione a macchia di leopardo unica in Europa che non ha nulla a che vedere con l'autonomia finanziaria dei comuni.

«Ci risulta che ci sia un consenso di tutte le forze politiche ad approvare questa norma di civiltà», ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, Segretaria Generale di Cittadinanzattiva, «Ma ci dispiace che gli emendamenti incontrino le resistenze del Ministero dell'Economia e di ANCI, immaginiamo per presunte ragioni di cassa. Ragioni che, a nostro avviso, non sussistono sia perché lo stesso Ministero dell’Economia non è in grado di quantificare la copertura stessa e soprattutto perché nei due emendamenti presentati è previsto l'incremento delle sanzioni pecuniarie per chi occupa abusivamente gli stalli, quindi è già contemplata una copertura per i Comuni dai presunti mancati introiti».

«È un quadro sconfortante», prosegue Marco Rasconi, Presidente di UILDM, «perché fino ad oggi ne abbiamo sentite di tutti i colori, pur di non far approvare questa norma. Mi piacerebbe far provare una giornata ai rappresentanti istituzionali che sono contrari alla norma per fare capire cosa vuol dire muoversi su una sedia a rotelle e girare per le nostre città. Inoltre sarebbe istruttivo vederli trovare parcheggio nelle ore di punta sugli stalli quasi sempre occupati abusivamente e quasi mai sanzionati. Mi chiedo dove sono “queste preoccupazioni” per le casse comunali quando migliaia di motorini occupano gli stalli e le strisce blu senza pagare la sosta oraria. Eppure tutti questi mancati introiti non fanno notizia e nessuno dà conto del danno erariale ai Comuni stessi per i mancati controlli».

Il Codice della Strada «è una materia di competenza esclusiva del Governo e del Parlamento ed è di competenza del Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili», conclude Francesco Schlitzer, amministratore delegato di VERA Studio la società che affianca pro bono le organizzazioni civiche -. Mobilità sostenibili è al plurale e include anche la responsabilità di rimuovere gli ostacoli che quotidianamente affrontano le persone con disabilità. La questione della copertura è un argomento strumentale di contabilità utile solo ai Comuni per fare cassa sulle spalle della categoria più indifese. Questa è una decisione politica, bisogna avere il coraggio di prenderla, non ci si può nascondere dietro la contabilità di Stato».

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