Politica

Dl competitività. Il pacchetto completo

Rapida analisi delle misure prese ieri in consiglio dei ministri

di Ettore Colombo

Il pacchetto sulla competitività suddiviso nei due provvedimenti – decreto e disegno di legge – ha ottenuto oggi il varo del Consiglio dei ministri. Un pacchetto del valore di quattro miliardi da qui al 2008. Per quest?anno le risorse disponibili ammontano a poco meno di un miliardo di euro. Una maratona iniziata in mattinata, che dopo una breve interruzione per ospitare il caso Fiat portato in piazza oggi dai metalmeccanici a Roma, si è concluso nel tardo pomeriggio. A rallentare l?intesa sulle misure destinate al rilancio della nostra economia, soprattutto, la questione dei dazi antidumping sostenuta dalla Lega. Ieri il ministro delle riforme, Roberto Calderoli, aveva presentato al ministro dell?Economia, Domenico Siniscalco, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, un articolo della Lega che istituiva un Alto commissario per la messa a punto di misure da intraprendere in ambito nazionale e comunitario di lotta al dumping sleale dei Paesi extra Ue in particolare la Cina. Ma alla fine la proposta della Lega non è riuscita a passare e gli uomini di Umberto Bossi promettono di portare la battaglia sui dazi in parlamento. Il Carroccio ha votato no all?articolo 1 del decreto che contiene le misure di lotta alla contraffazione giudicandole inefficaci. Ma con l?impegno del premier Silvio Berlusconi a portare la questione dazi all?attenzione di Bruxelles oggi sono state approvate misure per la lotta alla contraffazione con la previsione di multe salate per chi acquista i falsi. Al via, nel decreto, le misure anti-burocrazia come la nuova denuncia di inizio attività (Dia) per le imprese e il silenzio assenso. Se la Pubblica amministrazione non risponde al cittadino entro un termine predeterminato il suo silenzio ha valore di provvedimento amministrativo di accoglimento: ?Si tratta di un principio di civiltà giuridica”, ha affermato entusiasta il ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, che ha aggiunto: “Dia e silenzio-assenso amplieranno le libertà dei cittadini e delle imprese, concorrendo a una sostanziale riduzione dei relativi costi amministrativi. Se l’Italia vuole competere deve disporre di una Amministrazione pubblica efficiente e al passo con i tempi e questo provvedimento va nella giusta direzione”. Tale meccanismo non si applicherà alle materie della difesa, pubblica sicurezza, immigrazione, giustizia, finanze, salute pubblica, patrimonio culturale e paesaggistico, ambiente e per gli adempimenti comunitari. Ad alleggerire i rapporti tra burocrazia e utenti ci penseranno altre norme contenute nel disegno di legge: a partire dallo strumento delle comunicazioni on line. Per quello che riguarda la riforma degli ordini professionali – un primo passo importante per i padani anche se non ancora sufficiente – nel decreto è passata la previsione circa l?obbligo dell?iscrizione all?Albo per i dipendenti che esercitano un?attività vincolata all?abilitazione e insieme che il tirocinio potrà essere svolto anche presso amministrazioni o società. Passate anche alcune modifiche di norme del codice di procedura civile relativamente al sistema delle notifiche. Dentro anche il premio di concentrazione per le piccole e medie imprese e l?estensione degli aiuti per la deindustrializzazione e la promozione industriale a 11 centri tra cui Acerra, Porto Torres, Brindisi e Terni. Il decreto sblocca le risorse per far decollare il Tfr, mentre nel disegno di legge vengono trovate le risorse anche per l?avvio dei fondi di previdenza complementare per i dipendenti pubblici. E nel pacchetto firmato dal ministro Roberto Maroni viene confermata la dote finanziaria che va ad accrescere l?indennità di disoccupazione e per gli incentivi alla mobilità territoriale dei lavoratori disoccupati. Se il cuore della riforma del diritto fallimentare è affidata al disegno di legge, nel decreto entrano subito la modifica della revocatoria, il nuovo concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione dei debiti. Nel disegno di legge sono anche contenute le norme che modificano il sistema dei covered bond e i contratti di Borsa. Ma soprattutto la fiscalità di vantaggio per le aziende che assumono in aree sottoutilizzate: la quota di deducibilità per le aziende viene quintuplicata a Sud e triplicata nell?area del Centro-Nord. Sempre nel ddl sono state dirottate la cosiddetta norma che taglia le leggi anteriori al 1970. Parte nel decreto e parte nel disegno di legge sono stati suddivisi gli interventi a sostegno del settore agricolo. Se nel decreto legge vengono ospitati gli interventi per il potenziamento della rete infrastrutturale sarà il disegno di legge a varare una legge obiettivo per le città per il sostegno a iniziative di valorizzazione dei territori urbani, a partire da quelli legati alla soluzione dei problemi di mobilità. Dentro il decreto trova posto la trasformazione dell?Enit in agenzia del turismo, ma soprattutto prenderà la corsia veloce del dl un provvedimento importante per il mondo del volontariato. Perso il treno della Finanziaria, l?intergruppo per la sussidiarietà ha vinto la battaglia ? di cui è stato capofila il deputato azzurro Giorgio Jannone – per far passare la deducibilità fiscale delle erogazioni a favore delle Onlus, il disegno di legge conosciuto meglio come la “più dai meno versi?.


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