Politica

Dl Aiuti Ter, Giani (Misericordie): «Segnale di attenzione ma non risolutivo»

Parla il presidente della Misericordie d'Italia: «Ora canale aperto su questi temi con la politica, pungolo al Governo che verrà»

di Giampaolo Cerri

«Prendiamo atto che finalmente il mondo politico si è ricordato del Terzo settore, in quello che consideriamo un timido segnale di attenzione, cioè l’inserimento nel Dl Aiuti, se pur nella terza versione delle bozze. Se dovesse confermato quanto sta circolando sugli organi di stampa sul contenuto del provvedimento, però, abbiamo ben chiaro che non sarebbe comunque un intervento risolutivo. Dovrebbe essere riconosciuto al mondo del volontariato un contributo straordinario per gli aumenti dell’energia, e del gas per l’anno 2022 pari al 25%, gli aumenti degli importi delle bollette che hanno visto anche triplicare il costo negli ultimi mesi».

Così il presidente della Confederazione delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, commenta le misure introdotte nel dl Aiuti ter per supportare gli enti di Terzo Settore contro il caro bollette. «Consideriamo la misura destinata al mondo del volontariato in linea e proporzionata agli interventi verso le imprese e le famiglie», prosegue Giani, «ma siamo al tempo stesso preoccupati del fatto che rimangano da definire le modalità ed i tempi per poter accedere all’erogazione di queste risorse. Nel frattempo, purtroppo anche il Terzo settore dovrà farsi carico con enormi difficoltà del pagamento delle bollette, che pesano sui bilanci delle Misericordie, che certo non potevano preventivare un incremento così alto dei cost».

«Da tempo», conclude Giani, «avevamo lanciato un appello perché nell’affrontare il tema del caro-energia non fosse trascurato il mondo del volontariato, che ha le sue specificità e che si pone in un’ottica di sussidiarietà allo Stato nel supporto alle fasce di popolazione più fragili e vulnerabili.
Un appello che pareva essere rimasto silente. Non lasceremo che le nostre istanze e necessità vengano messe da parte, anzi intendiamo sin da subito interloquire con il Governo che verrà. Chiediamo ascolto per noi e per i tanti ‘invisibili’, persone in difficoltà, di cui ci prendiamo cura ogni giorno».

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