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Dl Aiuti bis, la Fish chiede che il Governo ripari

Il testo – che passerà alla Camera senza modifiche – non prevede alcun ristoro contro il caro-energia per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura delle persone anziane e con disabilità. Falabella (Fish): «Dimenticare il Terzo Settore significa lasciare ai margini della società proprio chi è più in condizione di svantaggio e sofferenza»

di Redazione

La Fish, che già nei giorni scorsi aveva espresso tutta la propria preoccupazione per il rischio di chiusura di numerose associazioni, a causa del “caro energia”, si allinea oggi a quanto espresso da Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, dopo l’approvazione al Senato del cosiddetto “Decreto Aiuti bis”. Il testo – che passerà alla Camera senza modifiche – non prevede alcun ristoro contro il caro-energia per le realtà non profit che gestiscono, ad esempio, i servizi di assistenza residenziale, i trasporti sociali e sanitari, o che si prendono cura delle persone anziane e con disabilità.

«Si tratta di un segnale molto negativo», ha dichiarato Pallucchi, «che conferma come l’importanza di attività volte all’inclusione sociale e al contrasto delle disuguaglianze sia riconosciuta più a parole che con i fatti. Al pari delle imprese profit, infatti, anche le realtà non profit subiscono pesantemente le conseguenze della crisi energetica e in assenza di aiuti dallo Stato o riusciranno a farcela con le proprie forze, sfidando le condizioni sfavorevoli del momento storico oppure dovranno chiudere i battenti».

Anche la Fish, con il suo presidente Vincenzo Falabella, si attende «che si ripari al più presto a questa grave mancanza, perché dimenticare il Terzo Settore significa lasciare ai margini della società proprio chi è più in condizione di svantaggio e sofferenza e lasciare tante persone con disabilità e le loro famiglie senza rappresentanza, in un quadro per loro già molto complicato, dopo due anni e mezzo di pandemia».

Falabella torna ribadire come il caro energia si stia pesantemente ripercuotendo direttamente sulle persone con disabilità, in particolare a coloro che utilizzano macchinari medicali. «Continueremo pertanto a impegnarci per far sì che l’attuale situazione non provochi un ulteriore impoverimento delle persone con disabilità e delle loro famiglie».

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