Dividendi di pace

Come smettere (davvero) di finanziare le guerre con i risparmi

Fondazione Finanza Etica lancia un percorso di formazione gratuita per i gestori di risorse finanziarie. Per imparare a riconoscere e quindi poter scegliere di evitare consapevolmente gli investimenti nell'industria bellica

di Nicola Varcasia

Contribuire alla costruzione della pace con la formazione ed educazione finanziaria. A cominciare dalle persone che hanno in carico la responsabilità di gestire dei capitali. A questo scopo è orientato il corso on line Dividendi di Pace fondato sui principi della finanza etica, rivolto a persone e organizzazioni che hanno fondi finanziari in gestione, per poter riconoscere se le risorse da loro movimentate vadano ad alimentare il settore dell’industria militare e in che misura questo sia in contrasto con la missione del loro ente. Il corso, ospitato su Valori Lab, la piattaforma di educazione finanziaria del gruppo Banca Etica, è svolto in collaborazione con la fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che ospita una sintesi del lavoro nella collana Passi, scaricabile gratuitamente in versione ebook.

Intrecci da sciogliere

Con la prima sezione intitolata “Intrecci finanziari: denaro, risparmi, armamenti, guerre”, il corso parte dalla radice della riflessione condivisa con Raffaele Crocco, giornalista, ideatore e direttore dell’Atlante delle guerre e dei conflitti. Sono affrontate le complesse dinamiche dei conflitti armati, le diverse tipologie e gli impatti che hanno sulla società e sull’economia. Crocco analizza anche i conflitti dimenticati, per illuminare teatri di guerra trascurati dai media mainstream. All’interno della sezione, Martina Pignatti Morano, direttrice di Un Ponte per, affronta le interconnessioni tra le industrie della difesa e gli istituti finanziari, mentre Chiara Bonaiuti, ricercatrice presso Ires Toscana, approfondisce la valutazione etica di banche e imprese coinvolte nel finanziamento del settore delle armi, descrivendo metodologie e strumenti pratici.

Fondi da scegliere

Camilla Carabini, antropologa culturale e sociale, introduce la seconda sezione sulla Composizione dei portafogli e disinvestimento, affrontando la relazione tra emozioni e decisioni finanziarie. Questo sarà il punto di avvio di un percorso condotto da esperti come Simone Siliani, direttore di fondazione Finanza EticaFederica Ielasi, docente di rconomia degli Intermediari finanziari all’Università di FirenzeFrancesco Vignarca, portavoce Rete italiana pace e disarmoMauro Meggiolaro, analista finanziario. Ugo Biggeri, coordinatore per l’Europa di Gabv (Global alliance for banking on values) chiude la sezione parlando di Reinvestimento etico, per esplorare le opzioni di reinvestimento in settori sostenibili e comprendere il ruolo attivo degli investitori nel promuovere un cambiamento etico nelle dinamiche finanziarie. 


Notizie da cercare

Nella terza e ultima sezione intitolata “Conflitti globali, economia e finanza: come i media raccontano la connessione armi e finanza”, Raffaele Crocco si concentra sul ruolo cruciale dei media nell’informare il pubblico sui conflitti e sull’importanza del giornalismo nel promuovere il cambiamento. Il corso sarà arricchito da interventi e contributi di professionisti provenienti dai settori dei media, della cooperazione e del volontariato.

Il commento

«Da sempre – sottolinea Teresa Masciopinto, presidente di fondazione Finanza Etica – promuoviamo una finanza disarmata attraverso l’educazione critica alla finanza e l’azionariato critico, anche verso aziende attive nel comparto degli armamenti. Oggi presentiamo Dividendi di Pace, un corso di formazione gratuito realizzato da fondazione Finanza Etica con i principali esperti del settore, un corso destinato a chi amministra e gestisce patrimoni finanziari e che cerca soluzioni per investimenti responsabili. Dividendi di Pace ha come sua destinataria naturale la comunità di organizzazioni che ha contribuito all’esperienza unica di Banca Etica, espressione di una società civile che condivide i nostri valori per una finanza etica e di pace. Incoraggiamo tuttavia ogni persona e realtà economica e sociale ad approfittare di questa opportunità, per avvicinarsi a scelte di risparmio e investimento consapevoli».

Mappa di pace

Dividendi di Pace è una campagna sviluppata e proposta da Fondazione Finanza Etica con il contributo di Etica Sgr (rispettivamente la fondazione culturale e la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica), e con la collaborazione di Rete Italiana Pace e Disarmo e Atlante delle Guerre. si rivolge a sindacati, enti Terzo Settore; imprese sociali; cooperative; parrocchie e organizzazioni religiose, e ai loro amministratori finanziari.

Foto di Marek Studzinski su Unsplash

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.