Formazione

Diversità e violenza, lezione di attivisti e tiktoker per 33mila

Fondazione Conad continua il proprio lavoro nelle scuole per la sensibilizzazione dei giovani sui temi sociali più urgenti che li riguardano. Dopo la legalità e il cambiamento climatico, è stata la volta dell'accoglienza del diverso e della prevenzione del bullismo. Con i dirigenti di Amnesty e la star di Tik Tok amata dagli adolescenti

di Giampaolo Cerri

Buona (anche) la terza. Fondazione Conad continua a organizzare nelle scuole italiane momenti di approfondimento sui grandi temi di attualità, dando così continuità, come recita una nota, «all’impegno di soci e cooperative Conad verso le istituzioni scolastiche, gli insegnanti e gli studenti».

Come già in novembre e in gennaio, quando migliaia studenti di tutta Italia si erano collegati in streaming ad ascoltare tante testimonianze, rispettivamente, sulla lotta alla mafia e cambiamento climatico, il 23 febbraio scorso, l’esperienza si è ripetuta con a tema il valore della diversità e prevenzione della violenza». Con un pubblico da stadio, come le tecnologie di Rete consentono: 33mila studenti coi loro insegnanti, collegati con l'evento centrale, che si svolgeva nella sede milanese di Piazza dei Mestieri.

«La paura del diverso», dicono a Fondazione Conad, «la necessità di collocarsi e collocare l’altro in schemi facilmente riconoscibili e imposti come “regole” da seguire, possono generare comportamenti discriminatori di cui, a volte, non siamo consapevoli. Gli atti di bullismo e cyberbullismo costituiscono delle vere e proprie violazioni dei diritti umani perché impediscono ai giovani di esercitare il loro diritto a essere se stessi senza venire discriminati. Dati recenti (Piattaforma Elisa, 2021) dimostrano che ancora oggi, nelle scuole italiane, più di un giovane su cinque ha esperienza di bullismo e circa uno su dici ha subito atti di cyberbullismo. Perciò in ogni classe, di ogni scuola, ci troviamo davanti almeno quattro giovani che hanno subito una violazione dei loro diritti».

A parlare di violenza, discriminazione, intimidazione fisica e psicologica, fornendo linee guida, consigli pratici e metodologici per contrastare questi fenomeni dentro e fuori la scuola, sono stati Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia e Francesca Cesarotti, senior Head Ufficio Educazione e Formazione ai Diritti Umani Amnesty International Italia. I dirigenti dell’organizzazione hanno interagito con i 33mila ragazzi di 311 istituti superiori iscritti al programma e collegati in live streaming da tutte le Regioni d’Italia. «Dal 1961», ricorda la nota, «Amnesty International ha fatto dei princìpi sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani la propria visione ed è impegnata ogni giorno nel mondo perché tali diritti siano garantiti a tutte le persone. Sempre. Comprendere il fenomeno della discriminazione è il primo passo per combatterlo, per questo Amnesty International – che lavora per contrastare bullismo e cyberbullismo e supportare i difensori dei diritti umani – offre momenti di dialogo (come l’incontro in live streaming di oggi) a studenti e docenti che ogni giorno si oppongono ad atti discriminatori e violenti, fornendo anche percorsi e materiali educativi per approfondire il tema».

L’incontro, attraverso l’interazione con i ragazzi collegati dai loro istituti scolastici e con gli studenti del Maiorana di Cesano Maderno presenti in sala, ha sottolineato il valore del dialogo, dell’ascolto e della condivisione per superare ogni discriminazione.

«La stigmatizzazione della diversità», spiegano a Fondazione Conad, «che spesso nasce per superficialità e poi finisce per sfociare in forme di persecuzione, bullismo e cyberbullismo, genera un malessere che tante volte nasconde quello di chi lo provoca». Ha fatto loro eco Luciano Spinelli, uno dei TikToker italiani più seguiti, che con oltre 7 milioni di follower rappresenta un vero e proprio fenomeno della rete, amatissimo dai ragazzi perché parla la loro lingua, avendo vissuto in prima persona il disagio che accomuna molti di loro: «Il bullo spesso è un infelice che cerca di superare le sue insicurezze impiegando il proprio tempo per far star male gli altri», ha detto, «un modo per non concentrarsi su se stesso».

All’incontro si è registrata la partecipazione straordinaria di Giancarlo Commare, interprete in molte fiction di successo, «che ha ricordato il ruolo dell'arte nel creare empatia e ha esortato i ragazzi a non avere paura di deludere le aspettative che gli altri possono avere su di loro, ma a costruire la loro identità seguendo le passioni e le inclinazioni personali con grande onestà intellettuale verso se stessi. “Siete unici e diversi!” ha concluso, sintetizzando al meglio il messaggio e lo spirito dell’intera mattinata».

«Fondazione Conad Ets», racconta a VITA Maria Cristina Alfieri, la direttrice, «nasce da un sistema che ha alle spalle una lunga storia di impegno sociale e di attenzione alla formazione dei giovani, ecco perché siamo orgogliosi di sostenere questo importante progetto dedicato ai ragazzi delle scuole di tutta Italia. In particolare, in riferimento all’incontro di oggi, riteniamo sia fondamentale accrescere nei giovani la consapevolezza che riconoscere il valore della diversità è il primo passo per favorire una cultura del rispetto e dell’inclusione, rendendo migliore la propria comunità di riferimento. E ciascuno può fare la propria parte, anche solo cambiando il proprio sguardo e rendendolo più inclusivo».

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