Economia

Diversità e inclusione, sei società italiane tra le prime cento

L’indice pubblicato da Refinitiv ha analizzato oltre dodicimila imprese quotate in borsa. Le aziende di casa nostra presenti in questa classifica sono il Gruppo Hera e Telecom Italia (nella top ten), Intesa Sanpaolo, Enel, Davide Campari Milano e Snam. La prima in assoluto è Accenture

di Nicola Varcasia

L’annuale classifica di Refinitiv regala un gran numero di sorrisi alle aziende italiane nell’ambito della diversità e inclusione. Sei, per l’esattezza. La società, di proprietà del London Stock Exchange Group (la borsa di Londra) ha presentato l’edizione 2022 del Diversity & Inclusion Index, che analizza oltre dodicimila imprese in tutto il mondo identificando tra queste le prime cento società, tra quelle quotate, con gli ambienti di lavoro più diversificati e inclusivi.

Sei le società italiane presenti in questa speciale classifica, le prime delle quali, a pari merito nella top ten, sono il Gruppo Hera e Telecom Italia. Al sedicesimo posto troviamo Intesa Sanpaolo e al trentesimo Enel. La casella numero cinquantadue è occupata da Davide Campari Milano e quella numero novantaquattro da Snam.

La misurazione di questo indice, che analizza una parte molto importante dell’approccio verso i principi della sostenibilità Esg delle imprese – tema al quale è dedicato il numero di ottobre di VITA – avviene in base a quattro categorie chiave: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie. Per la cronaca, al primo posto si è classificata Accenture, che ha la sede principale in Irlanda. Il Paese che è riuscito a piazzare più aziende nella classifica sono gli Stati Uniti, con 27 società.

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