Sostenibilità
Diventare vegani tutela l’ambiente?
Un'alimentazione vegana non sembra del tutto eco-compatibile. Lo rivela uno scenario pubblicato dalla rivista "Elementa" che mette in relazione veganesimo e consumo di suolo
di Mirko Jarre
Diventare vegani aiuta l'ambiente? A quanto pare no. Almeno così risulta da uno degli scenari elaborati per una ricerca pubblicata sulla rivista Elementa.
Lo studio prende in considerazione l'impatto dei diversi modelli di alimentazione e, vista sul lungo periodo, qualora adottata su larga scala, la dieta vegana integrale non risulterebbe la migliore in termini di impatto ambientale: troppa la terra necessaria per alimentare poche persone. Esisterebbe dunque una relazione tra veganesimo e consumo di suolo.
Lo studio, va detto, compara diverse diete e conclude che un'alimentazione tendenzialmente vegetariana può, su scala collettiva e di medio-lungo periodo, essere la soluzione per ridurre la crisi alimentare del pianeta. Un consumatore medio americano ha bisogno di terreno coltivabile equivalente a due campi da football per alimentare la sua dieta annua, fatta per lo più da carni provenienti da allevamento intensivo.
Un'alimentazione anche solo parzialmente vegetariana ridurrebbe questo fabbisogno. Diversamente, una dieta integrale vegana – il veganesimo è una forma di integralismo alimentare che rifiuta ogni derivato animale: va poi considerato che non tutti i vegani sono uguali, ma esistono molte correnti interne, dai "fruttariani" ai "lattocrudisti" – lo aumenterebbe drasticamente. Come dire: rovesciare un paradigma alimentare talvolta non solo non basta, ma non serve. E fa male all'ambiente.
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