Non profit

Disposizioni per il finanziamento di lavori socialmenteutili.

di Redazione

Decreto-legge 2 novembre 1999, n. 390 (in Gazz. Uff., 3 novembre, n.
258). – Disposizioni per il finanziamento di lavori socialmente
utili.

Art. 1.

1. Le commissioni regionali per l’impiego e successivamente
alla loro soppressione le singole commissioni regionali permanenti
tripartite, istituite ai sensi del decreto legislativo 23 dicembre
1997, n. 469, possono deliberare, nei limiti delle risorse
disponibili allo scopo preordinate a valere sul Fondo di cui all’art.
1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, proroghe ulteriori
dei progetti di lavori socialmente utili in corso o in scadenza alla
data del 31 dicembre 1999, destinati esclusivamente ai soggetti che
hanno conseguito una permanenza nei progetti di lavori socialmente
utili di almeno 12 mesi entro la data del 31 dicembre 1998, o che
possano maturare la suddetta permanenza in tali progetti, nel periodo
compreso tra il 1° gennaio 1998 e il 31 dicembre 1999, ai sensi
dell’art. 45, comma 6, della legge 17 maggio 1999, n. 144.
2. Le commissioni regionali per l’impiego e successivamente alla
loro soppressione le singole commissioni regionali permanenti
tripartite possono deliberare, nei limiti delle risorse disponibili
allo scopo preordinate a valere sul Fondo di cui all’art. 1, comma 7,
del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, eventuali proroghe
esclusivamente per quei progetti di lavori di pubblica utilità la cui
trasformazione in imprese sia avvenuta con atto costitutivo, redatto
ai sensi di legge, entro la data del 31 dicembre 1999 e per i quali
gli enti promotori abbiano deliberato entro la stessa data, con atto
esecutivo, la stipula della convenzione di affidamento pluriennale
all’impresa individuata, delle attività da esternalizzare, come
previsto dal decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468.
3. Le proroghe di cui ai commi 1 e 2 non potranno avere una
scadenza successiva alla data di entrata in vigore del decreto
legislativo da emanarsi in attuazione della delega conferita
dall’art. 45, comma 2, della citata legge n. 144 del 1999, e comunque
al 30 aprile 2000.

Art. 2.

1. Il contributo di cui all’art. 3 del decreto-legge 25
marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23
maggio 1997, n. 135, per il finanziamento di lavori ed opere
pubbliche nell’area napoletana e palermitana è integrato di un
importo pari a lire 40 miliardi per l’anno 1999. All’erogazione del
contributo integrativo per l’importo di lire 30.000 milioni a favore
della Provincia e del Comune di Napoli e di lire 10.000 milioni a
favore del Comune di Palermo provvede il Ministero dell’interno entro
trenta giorni dall’assegnazione dei fondi. All’onere derivante
dall’attuazione del presente articolo si provvede mediante
corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del
bilancio triennale 1999-2001, nell’ambito dell’unità previsionale di
base di conto capitale > dello stato di previsione
del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica per l’anno finanziario 1999, allo scopo utilizzando, quanto
a lire 20.500 milioni, l’accantonamento relativo al Ministero dei
lavori pubblici, quanto a lire 17.300 milioni, l’accantonamento
relativo al Ministero dei trasporti e della navigazione e, quanto a
lire 2.200 milioni l’accantonamento relativo al Ministero per le
politiche agricole. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica è autorizzato ad apportare le occorrenti
variazioni di bilancio.

Art. 3

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo
a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione
in legge.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.