Governo
Dispersione scolastica, Valditara sblocca 790 milioni del Pnrr
Via libera a una nuova tranche del Pnrr per le azioni volte a ridurre le differenze territoriali negli apprendimenti e il tasso di dispersione scolastica. Obiettivo: sotto il 10,2% nel 2026

Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.4, dal titolo “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di I e II grado”. Il Pnrr stanziava 1,5 miliardi di euro per interventi finalizzati alla riduzione dei divari territoriali nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica e prevedeva inoltre il supporto di risorse del Programma nazionale 2021-2027 per interventi finalizzati alla riduzione dei divari territoriali e della dispersione scolastica prioritariamente nelle scuole del primo ciclo di istruzione, per garantire una maggiore efficacia delle azioni ed evitare una sovrapposizione delle stesse.
Le azioni puntavano a coinvolgere 820mila studentesse e studenti o giovani coinvolti nei processi di formazione, di cui 470mila nella fascia di età 12-18 anni e 350mila nella fascia di età 18-24 anni, entro il 31 dicembre 2024. L’obiettivo dichiarato è la riduzione della dispersione scolastica per raggiungere la media del 10,2% nel 2026.
Mezzo miliardo venne ripartito già nell’estate 2022 fra 3.198 scuole. Ora il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto per una seconda tranche di finanziamenti, pari a 790 milioni di euro. Parte così il nuovo Piano di riduzione dei divari territoriali negli apprendimenti e per il contrasto della dispersione scolastica, che coinvolge 7.980 scuole in tutta Italia e promuove percorsi di apprendimento individualizzati e di potenziamento delle competenze di base, attraverso un sistema di tutoraggio mirato e personalizzato. In particolare, 750 milioni sono destinati alle Scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre 40 milioni sono riservati ai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) per azioni a supporto dei giovani che hanno abbandonato la scuola. Per gli istituti scolastici paritari non commerciali della scuola secondaria di primo e secondo grado ci sarà un apposito avviso.
«Questo nuovo piano si colloca nel solco della personalizzazione degli apprendimenti e della valorizzazione dei talenti di ogni studente, affinché tutte le scuole possano accompagnare i ragazzi verso il successo formativo e il completamento del percorso di studi. Si tratta di una misura che per dimensioni e per investimento offrirà un contributo straordinario per ridurre le differenze territoriali negli apprendimenti e il tasso di dispersione scolastica», dichiara il Ministro Valditara.
In foto, primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico 2023/2024 ad Arezzo. L’accoglienza degli studenti tutor delle classi quinte agli studenti delle nuove prime classi. Foto di © Daiano Cristini/Sintesi
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.