Welfare
Dislessia e DSA, in sei anni le diagnosi sono quadruplicate
Il Miur ha presentato ieri un report sugli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento: sono il 2,9% degli alunni. Fra i 254mila studenti con una certificazione di DSA, quasi uno su due è dislessico. L'incidenza varia dal 4,9% della Liguria allo 0,7% della Calabria. Negli ultimi tre anni le certificazioni di dislessia sono aumentate del 48%, quelle della disgrafia del 90%
Nelle scuole italiane, quasi 3 alunni su 100 hanno un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Per l’esattezza sono il 2,9% degli studenti, in numeri assoluti 254.600 sugli oltre 8,6 milioni di iscritti. Fra essi, il 42,5% ha una certificazione che riguarda la dislessia, il 20,8% la disortografia, il 19,3% la discalculia e il 17,4% la disgrafia. In termini percentuali complessivi gli alunni con dislessia rappresentano l’1,6% del totale degli alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado; gli alunni con disgrafia lo 0,7%, gli alunni con disortografia lo 0,8%, gli alunni con discalculia lo 0,7%. È quanto emerge dal Focus presentato dal MIUR.
L’ordine di scuola con la percentuale più elevata di studenti con DSA è la secondaria di I grado, intorno al 5,4% nell’anno scolastico 2016/2017 mentre alla scuola secondaria di II grado sul 4%. I disturbi specifici dell’apprendimento non sono diagnosticabili prima del terzo anno di scuola primaria, ma talvolta tali casi sospetti vengono riconosciuti prima, verso la fine del primo o del secondo anno della primaria o anche in età prescolare: tenendo presente ciò, alla primaria presenta un disturbo specifico dell’apprendimento l’1,9% degli alunni e alla scuola dell’infanzia i sospetti di DSA riguardano 774 bambini, pari allo 0,05% del totale dei bambini frequentanti. La percentuale di alunni con DSA – in media abbiamo detto del 2,9% – è la risultanza di un 3,1% nella scuola a gestione statale e il 2,1% nella scuola a gestione non statale: la forbice si allarga molto alle superiori, quando 16 alunni con DSA frequentano una scuola secondaria di II grado statale e 5,2 alunni frequentano una scuola secondaria di II grado non statale. Quanto alla distribuzione territoriale, la percentuale più elevata di alunni con DSA rispetto al numero totale degli alunni si ha in Liguria, dove 4,9 alunni su cento hanno una certificazione di DSA contro gli 0,7 su cento della Calabria.
Nel corso degli ultimi anni, come più volte è stato messo in evidenza, le diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento sono notevolmente aumentate: secondo la serie storica del Miur, nell’anno scolastico 2010/2011 la percentuale di alunni con DSA sul totale degli alunni di fermava allo 0,7% contro il 2,9% dell’anno scolastico 2016/2017, in sostanza l’incidenza è quadruplicata in sei anni. «La notevole crescita delle certificazioni di DSA è conseguenza diretta della legge 170 del 2010», spiega il report del Miur, «con la quale la scuola ha assunto un ruolo di maggiore responsabilità nei confronti degli alunni con disturbo specifico dell’apprendimento. Il processo di formazione dei docenti e le crescenti competenze didattiche hanno determinato una più consapevole e una sempre maggiore individuazione dei casi di sospetti di DSA tra i frequentanti, dando seguito al necessario percorso diagnostico presso le competenti strutture sanitarie e determinando così l’incremento del numero delle certificazioni per le varie tipologie di disturbo».
Rispetto alle singole certificazioni, negli ultimi tre anni (il MIUR ha iniziato a raccogliere dati sulle diverse tipologie di disturbo solo nell’a.s. 2013/2014) le certificazioni di dislessia sono salite da circa 94mila a poco meno di 140mila, segnando un tasso di crescita del 48,6%, le certificazioni di disgrafia dalle 30mila alle 57mila unità, con una crescita del 90%, e anche il numero di alunni con disortografia sono aumentati notevolmente, passando da circa 37mila a 68mila (+85%) e gli alunni con discalculia da 33mila a poco meno di 63mila (+89%).
Photo by John Jennings on Unsplash
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