Volontariato
Dislessia, al via il primo portale per la diagnosi precoce
Al via un progetto nazionale integrato promosso da Ministero della Salute, Ministero dell'Istruzione, Fondazione Telecom Italia in collaborazione con Iss, Aid e Ospedale Bambino Gesù. Tra le novità, una app e un sito con cui i genitori potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e individuare i bambini a rischio
Promuovere in Italia un cambiamento culturale sul tema della dislessia con l'introduzione di strumenti digitali a sostegno dei bambini e dei genitori, per orientarli in modo consapevole. E' questo il tema del progetto presentato oggi a Roma dalla Fondazione Telecom Italia, Ministero della Salute e Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, per la realizzazione di strumenti tecnologici in risposta a specifiche esigenze per la dislessia, accessibili a famiglie, docenti, studenti e pediatri attraverso un portale unico.
In particolare, attraverso il portale e un’apposita App, sviluppata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, le famiglie potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l’acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio. Per i bambini in età scolare, ragazzi e adulti sarà possibile, sempre accedendo alla medesima piattaforma, effettuare una valutazione a distanza elaborata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell’apprendimento. Infine, in continuità con gli interventi già effettuati in collaborazione con l'Associazione Italiana Dislessia-AID, saranno realizzate apposite sessioni di e-learning per i docenti e il personale scolastico, basate su un protocollo “standard” elaborato con il MIUR, che vedrà coinvolti il 30% circa degli Istituti scolastici.
La dislessia è un disagio che coinvolge, in Italia, circa 2.000.000 di persone di cui 350.000 studenti, pari al 4,5% della popolazione scolastica, non ancora tutti diagnosticati.
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