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Disastro carcere: i politici aprano gli occhi

Sovraffollamento, carenze sanitarie e suicidi. Sergio Segio lancia una campagna di sensibilizzazione. Il via venerdì 23 di fronte all'ingresso di San Vittore a Milano

di Stefano Arduini

I problemi del carcere non sono andati in vacanza. Anzi, in quest?estate si sono aggravati. Questi i numeri della tragedia:
? sovraffollamento: al 30 giugno 2005, i detenuti in carcere avevano raggiunto il record di 59.125 presenze, cui vanno sommate quasi altre 40.000 persone ammesse alle misure alternative e seguite dai Centri di servizio sociale: 24.899 in affidamento in prova, 2.710 in semilibertà, 10.661 in detenzione domiciliare;
? carenze sanitarie: dall?inizio di giugno a oggi, almeno 8 detenuti sono morti per malattie, spesso non adeguatamente curate o diagnosticate, 2 sono morti per overdose e 1 per cause non accertate. Complessivamente vi è il 7,5% dei detenuti sieropositivi, il 38% positivi al test per l?epatite C e il 50% a quello dell?epatite B, mentre il 7% presenta l?infezione in atto e il 18% risulta positivo al test della TBC, dati peraltro ritenuti sottostimati.
? Suicidi e proteste: almeno 52 suicidi, 1.110 tentati suicidi, 6.450 scioperi della fame, 4.850 episodi di autolesionismo sono avvenuti nelle carceri nel 2004, ma anche queste sono cifre interiori alla realtà, stante la crescente opacità dell?istituzione e la non diffusione dei dati da parte dell?amministrazione penitenziaria.

Ma tanti altri sono i fronti del disagio, giunto a livelli di intollerabilità, stante la mancanza cronica e annosa di risposte e di politiche adeguate.
Nella scorsa legislatura erano state approvate leggi positive, in grado di attenuare la grave situazione: legge ?Finocchiaro? sui bambini e le detenute madri; legge ?Smuraglia? per incentivare il lavoro penitenziario; legge che consente la scarcerazione di malati gravi e dei malati di AIDS; nuovo regolamento penitenziario. Sono rimaste in gran parte lettera morta.

Ieri sono scaduti anche i 5 anni che la legge aveva previsto per adeguare le strutture ai nuovi parametri e necessità disposte dal regolamento penitenziario approvato nel 2000: nulla, o quasi, è stato fatto e permane immutata l?invivibilità nelle celle, così come l?assenza di spazi per tutelare i rapporti con i famigliari e per l?affettività.
In questi anni la situazione è ulteriormente peggiorata. Leggi utili e necessarie, quale quelle tesa a istituire un Ufficio nazionale del Garante delle persone private della libertà è da tempo arenata alla Camera. In compenso, prosegue l?iter della legge ?ex Cirielli? che, se approvata, provocherebbe in breve tempo l?aumento di circa 20.000 detenuti, portando il sistema al collasso definitivo. Lo stesso avverrebbe se fosse approvata la legge governativa tesa a inasprire la legge sulle droghe.
Ma, oltre che per i detenuti, la situazione è divenuta intollerabile anche per chi nel carcere lavora, agenti, educatori, infermieri, che nelle prossime settimane effettueranno manifestazioni di protesta.
Di fronte a questo sfascio, abbiamo deciso di riprendere l?iniziativa per sensibilizzare sia l?opinione pubblica e il sistema dell?informazione, sia le forze politiche.

Nei giorni scorsi è stato lanciato un appello (?Il disastro carcerario e la disattenzione della politica?, vedi su www.dirittiglobali.it), cui hanno risposto e aderito numerose associazioni, esponenti sindacali, amministratori, volontari, singoli cittadini.

Dopo il Garante dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone, alcuni dei firmatari dell?appello hanno intrapreso il digiuno che proseguirà a staffetta nelle settimane seguenti.

Altre iniziative si svolgeranno prossimamente e saranno annunciate nella conferenza stampa – sit-in, dove sarà diffuso anche l?elenco delle adesioni all?iniziativa.

VENERDÌ 23 settembre 2005, ore 10
A MILANO, in piazza Filangieri, davanti al carcere di San Vittore

Interverranno, tra gli altri:
Giuliano PISAPIA, deputato
Giuseppe VANACORE, segretario CGIL Lombardia
Giorgio ROVERSI, resp. Dip. politiche sociali CGIL Lombardia
Francesco VAZZANA, Ufficio Politiche Sociali CGIL Varese e Como
Franco VANZATI, segretario CGIL Pavia
Corrado MANDREOLI, Camera del lavoro, Milano
Danilo VILLA, Ufficio Politiche Sociali CGIL, Brianza
Sergio SILVOTTI, vicepresidente ARCI, Milano
Sergio CUSANI, presidente Banca della solidarietà
Licia ROSELLI, direttrice AgeSoL, Milano
Cecco BELLOSI, responsabile Associazione Comunità Il Gabbiano, Como
Maurizio BARUFFI, Consigliere Comune di Milano
Sergio SEGIO, promotore dell?appello

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