Welfare

Disabilità visiva. A Roma, il Sant’Alessio lancia Pro.Mo

Monitorare i progetti educativi e il loro andamento grazie ad una piattaforma digitale: a farlo, durante questa difficile quarantena, è l’Istituto Sant’Alessio di Roma. Obiettivo: migliorare gli interventi rivolti a bambini e adulti in carico. Amedeo Piva (presidente): «Con 800 rilevazioni è la più vasta esperienza in Italia, in ambito educativo»

di Erica Battaglia

Monitorare i singoli progetti educativi e il loro andamento, coniugando le esigenze di rafforzamento degli interventi e di programmazione didattica: è questo lo scopo della piattaforma digitale Pro.Mo, lanciata dal Sant’Alessio di Roma e attiva in ambiente Moodle. Realizzata dalla psicopedagogista e tiflodidatta Carmen Pirro, consulente per le attività di formazione, i servizi scolastici e i progetti di ricerca con l’Università Roma Tre, la piattaforma nasce dall’esigenza di ottimizzare e migliorare l’intervento educativo integrandolo con le attività a carattere riabilitativo e formativo per realizzare con maggiore efficacia l'inclusione delle persone con disabilità visiva.


«La piattaforma viene regolarmente utilizzata dagli specialisti del Sant’Alessio per ottimizzare la gestione dell’intervento educativo su circa 800 bambini e adulti ciechi o ipovedenti, seguiti dal nostro centro in tutta la Regione Lazio», ha spiega Amedeo Piva, presidente del Sant’Alessio. «Peraltro, la piattaforma ospita una sezione dedicate alle buone pratiche ed un’ampia raccolta di ausili e strumenti dedicati al lavoro con le persone disabili visive, anche con minorazioni aggiuntive. Si tratta di un’attività importante, realizzata durante questo periodo di quarantena dai nostri operatori, che ci permetterà di strutturare un manuale ad uso di tutti gli specialisti sulle buone pratiche, normate e sperimentate, per migliorare gli interventi».

«La piattaforma garantisce un monitoraggio costante e la possibilità di rilevare i progressi dell’intervento in àmbito scolastico, educativo e dell’integrazione sociale delle persone disabili visive di tutte le età, con il vantaggio di poter realizzare una programmazione sempre più dettagliata e costruita sulle reali esigenze dei singoli, ha poi aggiunto Carmen Pirro, ideatrice della piattaforma. «Con 800 rilevazioni è la più vasta esperienza in Italia, in ambito educativo», ha poi chiosato il presidente.

La piattaforma, per chi volesse saperne di più e capire come è possibile coniugare l’intervento educativo con le attività di inclusione e integrazione sociale rivolte ai cittadini con disabilità visiva, può visitare il sito.

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