Politica

Disabilità, una manovra povera

Vincenzo Falabella, presidente della Fish, commenta la legge di bilancio: «Ci sono alcuni interventi importanti, come la proroga dello smartworking ma altre misure che ci aspettavamo non sono stati accolte per via delle eventuali coperture finanziarie. Onestamente ci saremmo aspettati una risposta più adeguata agli attuali bisogni, non demordiamo»

di Sara De Carli

Ci sono le borse di studio per gli studenti universitari con disabilità, che dal 2023 non faranno più reddito e quindi non comporteranno la riduzione o la sospensione degli altri assegni. C’è la proroga dello smartworking per i lavoratori fragili fino al 31 marzo 2023, con la proroga della circolare Brunetta. Mancano invece risorse aggiuntive sul Fondo per la Non Autosufficienza, Fondo per la Vita Indipendente, Fondo per il “Dopo di Noi” e Fondo per i Caregiver, che pure la Fish aveva chiesto. Al suo rush finale, le novità della Legge di Bilancio sulla disabilità sono queste.

«Abbiamo seguito giorno dopo giorno l’intero iter della legge di bilancio. Sapevamo che non si poteva chiedere di più rispetto a quanto ottenuto: i due terzi delle risorse stanziate in Legge di Bilancio vanno a coprire il caro bollette, ma, nonostante ciò, abbiamo cercato fino alla fine di far approvare una serie di emendamenti, che in una prima fase del confronto politico e tecnico sulla legge di bilancio, erano stati inseriti tra quelli segnalati. Ci siamo confrontati costantemente con il Governo, con le forze di maggioranza e di opposizione, ci siamo spesi come non mai ponendo sempre al centro delle nostre rivendicazioni l’esigibilità di diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso interventi che fossero realmente sostenuti da specifici capitoli di spesa economica. Abbiamo sempre mantenuto un comportamento costruttivo e propositivo per il bene del nostro paese. Purtroppo, la situazione economica, in cui versa non solo il nostro paese ma l’intera Europa, è talmente difficile che ha inciso negativamente sulla copertura finanziaria dei vari interventi richiesti. Lo abbiamo ben compreso ed è per questo che messo da parte l’improduttivo mugugno ci siamo assunti la responsabilità di comprendere che non tutte le nostre richieste poteva trovare realmente accoglimento. Lo abbiamo fatto per il bene complessivo del nostro paese», così commenta a caldo Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana Superamento Hadicap-Fish.

«Avevamo da subito invitato il Governo a guardare con attenzione all'impoverimento delle famiglie, i nostri cittadini e cittadine, soprattutto quanto questi vivono con una condizione di disabilità. Ci sono alcuni interventi importanti, altri che ci aspettavamo e che non sono stati accolti per via della mancanza di coperture finanziarie. Onestamente ci saremmo aspettati una risposta più adeguata agli attuali bisogni, ma alcuni emendamenti che andavano a rifinanziare i fondi specifici, purtroppo, non hanno trovato accoglimento, eppure avrebbero avuto ricadute significative sulla vita dei cittadini e cittadine con disabilità e sulle loro famiglie. Non demordiamo, continueremo a sollecitare il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’intero Governo affinché possano attenzionare con maggiore sensibilità e cura i temi che impattano sulla vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, avendo ora come obiettivo futuro, del prossimo anno, quello di costruire un Fondo unico per la disabilità e di aumentare le pensioni di invalidità: due importanti interventi che dovranno necessariamente vedere luce nella legge di bilancio per il 2024. Non dimentichiamo comunque che abbiamo cantieri aperti su cui cercheremo di intervenire per migliorare la vita dei nostri cittadini e cittadine con disabilità e delle loro famiglie, a partire dall’applicazone del PNRR passando per i decreti delegati della Legge delega sulla disabilità e sulla non autosufficienza e anziani».

Qui una sintesi degli emendamenti approvati in Commissione.

Reddito di cittadinanza

Non riguarda i nuclei al cui interno c’è una persona con disabilità (così come dove c’è un minore o un iover 60) la riduzione a soli sette mesi del reddito di cittadinanza.

Borse di studio

Dal 1° gennaio 2023, gli importi delle borse di studio percepite dagli studenti universitari con disabilità non si computano ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per la percezione dell’assegno mensile di assistenza in favore degli invalidi civili parziali, della pensione in favore degli invalidi civili totali, dell’assegno mensile di assistenza in favore dei sordi e della pensione in favore dei ciechi civili assoluti o parziali, nonché dell’eventuale maggiorazione prevista dall’articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448.

Abbattimento delle barriere architettoniche

Prevista una proroga di tre anni per la detrazione del 75% per gli interventi con cui si superano ed eliminano le barriere architettoniche. Si applicherà per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Assegno Unico

Diventa strutturale l’incremento dell’assegno unico universale introdotto in via temporale per il 2022 per i figli con disabilità. Il riconoscimento dell’importo base dell’assegno (50 euro) verrà quindi per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età mentre le maggiorazioni dell'assegno per ciascun figlio maggiorenne con disabilità e fino al compimento dei 21 anni di età sono quelle previste dall'art. 38 del decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73 convertito con modificazioni dalla L. 4 agosto 2022, n. 122.

Formazione artistica e musicale degli studenti con disabilità

Al fine di consentire alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di garantire i servizi e le iniziative in favore degli studenti con disabilità, di cui all’articolo 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, degli studenti con invalidità superiore al 66 per cento nonché degli studenti con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento a decorrere dall’anno accademico 2023/2024, i fondi destinati al funzionamento amministrativo e alle attività didattiche delle medesime istituzioni sono incrementati di un milione di euro annui, a decorrere dall’anno 2023, per favorire la partecipazione degli studenti con disabilità ai corsi di studio, avvalendosi di docenti opportunamente for-mati attraverso percorsi specifici post lauream universitari come tutor accademici specializzati in didattica musicale inclusiva.

Opzione donna

Il diritto al trattamento pensionistico per le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio (nel limite massimo di due anni) viene riconosciouto alle donne che hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento e alle donne che al momento della richiesta e da almeno sei mesi, assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio
1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Fondo per le periferie inclusive

Al fine di favorire e promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, contrastando, al contempo, i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo denominato «Fondo per le periferie inclusive», con una dot-zione di 10 milioni di euro per l’anno 2023, il cui stanziamento è trasferito al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Fondo è destinato ai comuni con popolazione superiore a 300mila abitanti per il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del loro livello di autonomia possibile.

Caro bollette

Il fondo istituito dall’art. 8 del decreto legge n. 144 del 2022 (il Decreto Aiuti Ter) viene aumentato di 5 milioni di euro. Si tratta del fondo finalizzato al riconoscimento di un contributo straordinario, per l’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica, in favore degli enti del Terzo settore che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali svolti in regime residenziale o semiresidenziale per persone con disabilità e per persone anziane. Il rifinanziamento è finalizzato al riconoscimento di un contributo straordinario destinato, in via esclusiva, alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani, in proporzione all’incremento dei costi sostenuti per l’energia termica ed elettrica nell’anno 2022 rispetto all’anno 2021.

Foto Unsplash

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