Volontariato
Disabilità: la Fish contro i fondi alle associazioni storiche
«Il centrodestra non l'aveva mai fatto», dice il presidente Barbieri
C’è soprattutto un punto del Disegno di Legge approvato il 28 novembre al Senato che suscita la forte protesta della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap): è quello che conferisce un ulteriore finanziamento straordinario alle cosiddette “associazioni storiche”. Secondo il presidente della FISH Barbieri, a questo punto anche la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap deve poter ottenere un’erogazione analoga
«Nella lettura dell’articolo 31 del Disegno di Legge 1819-B – dichiara infatti Pietro V. Barbieri, presidente nazionale della FISH, in una nota ufficiale inviata al presidente della Camera Fausto Bertinotti e a tutti i presidenti di Gruppo – abbiamo notato con estrema sorpresa che vi è un finanziamento straordinario, oltre quindi a quanto già percepiscono, di tre milioni di euro complessivi alle cosiddette “associazioni storiche” [ANMIC, ANMIL, ENS, UIC e UNMS, N.d.R.], in barba ad ogni criterio di uguaglianza tra associazioni. Siamo convinti che l’intento del Legislatore non sia quello di compiere un atto così forte in termini discriminatori ed onde evitare una protesta che salga dal Paese in maniera forte – che si sta già mobilitando – e che alimenti ulteriormente il clima di antipolitica, proponiamo a questo punto che venga introdotto un emendamento che finanzi con altrettanti tre milioni di euro in Finanziaria le associazioni aderenti alla FISH, da distribuirsi come contributo straordinario su base territoriale».
Il presidente della FISH si riferisce poi ad una proposta di legge della quale il sito superando.it aveva dato conto a suo tempo, vale a dire quella presentata il 2 maggio scorso dal deputato dell’Italia dei Valori Federico Palomba, riguardante Disposizioni per l’eguaglianza tra le associazioni costituite per la rappresentanza e la tutela delle persone affette da minorazioni, nonché istituzione della Consulta Nazionale per il superamento dell’handicap.
«La disparità associativa dev’essere eliminata alla radice – sottolinea Barbieri – affrontando la proposta di legge n. 2570 presentata il 2 maggio 2007 dall’onorevole Palomba, volta ad abrogare quelle norme che riconoscono ad alcuni associazioni particolari diritti non riconosciuti ad alcun altro ente profit e non profit di diritto privatistico. In tal senso proponiamo un emendamento che abroghi la partecipazione dei medici delle “associazioni storiche” nelle commissioni mediche legali di accertamento dell’invalidità (che produrrebbe anche un enorme risparmio del gettone di presenza a loro versato) e di abrogare conseguentemente il trasferimento degli elenchi delle persone certificate a quelle organizzazioni».
«Riteniamo particolarmente disdicevole – conclude Barbieri – che la maggioranza di centrodestra non abbia mai prodotto un finanziamento così arbitrario e che questo invece accada nel governo di centrosinistra. Chiediamo parità di trattamento!».
Nel documento viene anche sostenuta con forza la riserva del servizio civile destinata a persone con disabilità, «in quanto i servizi di aiuto personale previsti dall’articolo 8 della Legge 104/92 sono scarsi o inesistenti e comunque è prevista dallo stesso articolo 8 che vi sia anche l’intervento del servizio civile». Da segnalare infine che la FISH ha elaborato numerosi altri emendamenti alla Legge Finanziaria per il 2008, per promuovere i diritti delle persone con disabilità, riguardanti principalmente gli accertamenti d’invalidità, i contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche e vari provvedimenti per la semplificazione amministrativa e il controllo delle spese.
Segreteria Nazionale FISH – tel. 06 78851262
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.