Non profit

Disabilità, l’integrazione si fa in rete

Scuola. Un progetto di Anci Lombardia finanziato dalla Regione.

di Antonietta Nembri

La sussidiarietà è stata al centro della due giorni di Fieraforum RisorseComuni, la mostra convegno promossa da Anci Lombardia che è stata organizzata da Ancitel a fine novembre. E proprio trattando di sussidiarietà a livello locale si è voluto tracciare un bilancio dell?applicazione della legge 517/77 sull?integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Al di là della celebrazione dell?anniversario, enti locali, scuole, famiglie ed enti non profit lombardi hanno colto l?occasione per fare il punto dell?attività svolta verificando gli elementi di criticità e individuando le opportunità per migliorare il servizio reso agli alunni disabili. Al centro il progetto Equity in rete, nato in risposta al dispositivo della Regione Lombardia (ex delibera di giunta n. 215/05): un percorso per la costituzione di reti locali e per il coordinamento delle azioni svolte da scuole e Comuni in materia di integrazione scolastica dei disabili. «Il dipartimento Istruzione di Anci Lombardia ha proposto alla Regione un criterio innovativo per distribuire i fondi secondo regole basate su capacità progettuale, trasparenza, condivisione, attenzione al territorio», spiega Gian Piera Vismara, coordinatrice del dipartimento Istruzione di Anci Lombardia. Proposta accettata. La giunta regionale ha destinato i fondi (10 milioni), stanziando l?80% ai Piani di Zona e riservando il 20% ad azioni di sistema di coordinamento e all?integrazione degli interventi realizzati da Comuni e scuole assegnati tramite bando. Per questo 20%, «Ancitel Lombardia, con Iref e Fondazione don Carlo Gnocchi, ha presentato il progetto Equity in rete, che la Regione ha deciso di finanziare», spiega Vismara. Le numerose attività previste dal progetto si svolgeranno tutte nel corso dell?anno scolastico 2007/08. «Ancitel Lombardia e Iref si stanno occupando del Lotto 1 (Scuole e territorio per l?integrazione scolastica) e del Lotto 2 (Costruire sul territorio la cultura dell?integrazione). Il Lotto 3 (L?uso delle tecnologie per l?integrazione scolastica degli alunni con disabilità) è di competenza della Fondazione don Carlo Gnocchi». Quest?ultimo prevede una ricognizione delle diverse strumentazioni utilizzate per favorire l?integrazione scolastica dei disabili, con censimento degli strumenti didattici innovativi in uso nel territorio regionale e benchmarking di casi comunitari e internazionali relativi a tecnologie attualmente in uso o prototipi in fase di progettazione.«Si tratta di costruire un continuum tra il sistema socio/sanitario e quello educativo/formativo, nel processo di integrazione scolastica dei disabili, attraverso la promozione di una cultura che veda disponibili all?integrazione i soggetti che operano nei territori, facendo passi concreti per la costituzione di reti locali in cui abbiano voce e spazio tutti gli enti coinvolti, attraverso un uso razionale delle risorse umane, finanziarie e strumentali», illustra Vismara. Infine, Equity in rete guarda oltre, «potrebbe costituire uno strumento utile per costruire un sistema, di relazioni e di governance, per garantire ai Comuni l?effettivo esercizio delle loro prerogative e competenze, a favore del ?cittadino? con disabilità».

Equity in rete

4 i livelli di intervento:
locale (realtà campione che sperimenta il modello di piano educativo)
distrettuale
provinciale
regionale.
La formula di concertazione con i territori consente di integrare gli interventi degli operatori e di personalizzare la formazione e l?approfondimento di tematiche locali.

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