Cultura

Disabilità, il governo riconosce la lingua dei segni

Approvato il disegno di legge per la diffusione e l'utilizzo della Lis nei rapporti con la pubblica amministrazione

di Redazione

Non solo l’italiano. Se verrà apprvato da Senato e Partlamento, il disegno di Legge Ferrero sulla «partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva» garatirà l’utilizzo della Lis (Lingua Italiana dei Segni) nei documenti amministrativi.

Il disegno di legge approvato oggi in Consiglio del Ministri promuove una partecipazione piena e compiuta delle persone sorde (in Italia circa 70.000) alla vita collettiva, assicurandone l?integrazione sociale, economica e politica, in attuazione della recentissima Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità (30 marzo 2007).

Il provvedimento, che è stato predisposto in stretta collaborazione con le associazioni di tutela e promozione dei diritti di tali persone, verrà completato da un successivo regolamento che disciplinerà in dettaglio i seguenti aspetti: interventi diagnostici precoci, abilitativi e riabilitativi per tutti i bambini nati o divenuti sordi, ai fini dei necessari interventi protesici e logopedici (anche attraverso la configurazione di apposite figure professionali); misure volte a favorire la diffusione di strumenti e modalità di accesso all?informazione ed alla comunicazione; garanzie per l?uso effettivo della lingua italiana dei segni (LIS) e di ogni soluzione idonea per favorire la comunicazione delle persone sorde nei rapporti con la pubblica amministrazione e nei giudizi civili e penali.

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