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DISABILITA’. Franscesco, discriminato in pista

Una denuncia dell'Associaizone italiana persone con sindrome di Down. Di seguito il comunicato

di Redazione

8 marzo: la festa della donna, per alcune persone, al di là del significato di lotta per i diritti delle donne, spesso discriminate sui posti di lavoro e nelle relazioni, è un’occasione per far festa e uscire con le amiche.
E’ il caso di un gruppo di signore che nel ristorante “Zi Monaco” di Avellino l’8 sera si divertono sulla pista da ballo. Ma qualcun altro è lì per divertirsi e ballare: Francesco, un ragazzo con la sindrome di Down, appassionato di musica e di balli e per questo in pista con gli altri. Un cameriere si avvicina ai genitori e chiede loro di allontanarlo perché gli altri ballerini sono “infastiditi” dalla sua presenza.
Discriminante la richiesta, discriminante anche il fatto che le persone abbiano chiesto al cameriere di allontanarlo invece di rivolgersi direttamente al ragazzo, umiliante il ruolo e il vissuto dei genitori.
Non sempre è facile per tutti accettare l’incontro con una persona “diversa” : a volte non si riesce a comprenderla, a volte mette a disagio proprio perché l’impossibilità di omologarli a se stessi fa sì che si dimentichi che è una Persona anche se con la sindrome di Down e che, come tutte le persone merita rispetto e ha diritto di “essere guardata negli occhi”.
Guardando le persone diverse con attenzione si scoprono molte cose e si impara che un mondo attento alle diversità di una persona “speciale” è un mondo più attento alle piccole diversità di ognuno di noi. Accettare una persona che balla in modo diverso da me al mio fianco mi permetterà di apprezzare anche il ritmo imperfetto del mio compagno e magari scoprire un nuovo passo che domani andrà in voga nelle nostre serate danzanti.
Peccato! Le nostre signore hanno perso un’occasione e fatto soffrire Francesco e la sua famiglia. Ci auguriamo davvero che questa esperienza non debba ripetersi per altri.

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